L’obiettivo, ora, ”è dare un volto a chi lavora nella zona grigia”. Lo afferma in un colloquio col Mattino il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti a proposito della collaborazione con la giustizia di Antonio Iovine: la partita con i Casalesi, aggiunge, è chiusa, ”abbiamo vinto una guerra durata più di trent’anni”. ”La collaborazione con la giustizia di Antonio Iovine è di un’importanza fondamentale – sottolinea -. Chiude il cerchio nella strategia di contrasto, che si è dimostrata vincente, della Procura di Napoli nei confronti della mafia-camorra dei Casalesi”, ”sono 30 anni che la Procura di Napoli ha avviato la sua azione di contrasto nei confronti di quel gruppo criminale”.
“Oggi tutti i capi storici dei Casalesi sono detenuti al regime del 41-bis. Inoltre, a quel gruppo criminale sono state sottratte ricchezze enormi con continui sequestri e confische”. “Il fatto che – evidenzia Roberti -, dopo 4 anni al 41-bis, Iovine abbia deciso di collaborare con la giustizia dimostra che questo tipo di regime detentivo, con il suo rigore, è efficace anche per ottenere risultati a lungo termine”. Ora il procuratore auspica che la sua collaborazione ”porti a sviluppi investigativi interessanti, a conoscenze ancora più approfondite sulla storia e la consistenza dei Casalesi, oltre quelle già acquisite attraverso decine e decine di indagini”.