Dopo essersi congedato con un volto che lasciava trasparire emozioni di un certo tipo, Gregucci è tornato a Roma. Il suo destino si deciderà nella capitale a stretto giro di posta: prima un confronto con Fabiani, poi un colloquio a Villa San Sebastiano. Se non avrà comunicazioni contrarie, Gregucci mercoledì prossimo si ripresenterà in città, ma il suo futuro sembra sempre più lontano da Salerno. E lo stesso vale per la stragrande maggioranza dei componenti della rosa attuale: ieri Fofana ha salutato tutti, rientra al Lanciano senza aver lasciato il segno. Analoga sorte toccherà ai vari Ampuero, Esposito e Pasqualini, che saranno restituiti alle società d’appartenza. Dalla Lazio potrebbero tornare solo pochi degli elementi visti all’opera in granata: Tuia, Perpetuini e Mendicino sono stati i migliori, minime chance per Luciani. Per tutti gli altri, Lotito e Tare sembrano intenzionati a cercare nuove sistemazioni, ma dal vivaio dei capitolini potrebbero arrivare in granata altri ragazzi (anche per giustificare l’esborso di denaro costante inserito dal club dell’Aquila a bilancio in favore della Salernitana per la valorizzazione dei calciatori del settore giovanile).
A chi spetterà il compito di guidare la Salernitana nel prossimo campionato? Chi sceglierà il nuovo allenatore? La voce di Lotito sembra sempre molto autorevole e al patron Gautieri piace molto. Mentre altri candidati per la panchina granata si tirano fuori (Indiani rinnova col Pontedera, Toscano è vicino al Crotone), l’ex del Varese sembra possa fare realmente al caso del club granata. Attorno a lui verrebbe costruita una squadra in grado di imporre il proprio gioco su tutti i campi, a lui (che ha già avuto alle sue dipendenze Volpe) verrebbe chiesto di rilanciare Foggia, ma anche di puntare su molti giovani (visto che lo scorso anno i granata sono stati tra le squadre più vecchie, e costose, del torneo di Prima Divisione).
Ormai e’ del tutto evidente che siamo per lotito solo una societa’ che serve a rilanciare giovani del vivaio lazio.
ormai è del tutto evidente che per fare calcio ad un certo livello ci vogliono soldi, e più si sale e più ce ne voglino, perciò dopo decenni di patimenti, Lombardi e Aliberti, se come città non esprimiamo imprenditori di un certo livelo, teniamo stretti Lotito anche se saremo di secondo piano rispetto alla casa madre, almeno abbimao garantita la C, che se permettete e una buona base per iniziare un programma di rilancio per riportarci in Serieb stabilmente. Tengo a rammentarvi che piazze come la nostra, con cui dobbiamo confrontarci perchè è inutile guardae lontano…, ci hanno impiegato + di venti anni, Casetana,Mesisna Cosenza etc. etc. e alcune solo grazie alla riunificazione della C1 e C2 che arrivano in terza serie altrimenti manco ici riusicvano a risalire… no capisco questa smania dopo tanta soffrenza.