Sulla loro scheda il primo timbro risale al 13 maggio 2001 (elezioni politiche); poi, via via, le timbrature per la successione di elezioni europee, politiche, amministrative e referendum hanno esaurito gli spazi: a Roma, ad esempio – così come in altre città – l’ultima casella è stata vidimata il 10 giugno 2013, quando vi è stato il ballottaggio per l’elezione del sindaco. In diverse città vi già è una “coda”, per ora contenuta, ai municipi per ottenere il duplicato del documento (è possibile anche “delegare” per avere la nuova tessera, secondo procedure previste dai comuni). Altre file, più lunghe, sono attese per la giornata di domani, quando – è la previsione – molti tireranno fuori il documento dal cassetto all’ultimo momento e, da soli o al seggio, scopriranno di non poter votare con il documento ormai esaurito. Anche per questo, domenica giorno della votazione, gli uffici comunali che rilasciano il duplicato della tessera elettorale rimarranno aperti per tutta la durata delle operazioni di voto (dalle 7 alle 23).
Fonte ANSA
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