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Tessera elettorale, se spazi per i timbri sono esauriti ne serva una nuova

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Occhio alla tessera elettorale: se gli spazi per il timbro che attesta la partecipazione al voto sono esauriti, per recarsi alle urne, per le europee e le amministrative di domenica, serve un duplicato della tessera stessa. La tessera elettorale, infatti, introdotta la prima volta nel 2001, rimane valida fino a quando non sono esauriti tutti i 18 spazi utili per il timbro che certifica l’avvenuto esercizio del diritto di voto. All’esaurimento degli spazi – come ha ricordato nei giorni scorsi il Viminale – dovrà essere richiesta una nuova tessera che verrà rilasciata allo sportello del Comune, con esibizione ed annullamento di quella esaurita. Il problema si pone per la prima volta proprio nella tornata elettorale di domani, e riguarda i “fedelissimi” del voto: tutti coloro che negli ultimi 13 anni non hanno saltato neppure un appuntamento con le urne.

Sulla loro scheda il primo timbro risale al 13 maggio 2001 (elezioni politiche); poi, via via, le timbrature per la successione di elezioni europee, politiche, amministrative e referendum hanno esaurito gli spazi: a Roma, ad esempio – così come in altre città – l’ultima casella è stata vidimata il 10 giugno 2013, quando vi è stato il ballottaggio per l’elezione del sindaco. In diverse città vi già è una “coda”, per ora contenuta, ai municipi per ottenere il duplicato del documento (è possibile anche “delegare” per avere la nuova tessera, secondo procedure previste dai comuni). Altre file, più lunghe, sono attese per la giornata di domani, quando – è la previsione – molti tireranno fuori il documento dal cassetto all’ultimo momento e, da soli o al seggio, scopriranno di non poter votare con il documento ormai esaurito. Anche per questo, domenica giorno della votazione, gli uffici comunali che rilasciano il duplicato della tessera elettorale rimarranno aperti per tutta la durata delle operazioni di voto (dalle 7 alle 23).

Fonte ANSA

 

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