Si conferma il primo partito, in Germania, la Cdu di Angela Merkel che ha ottenuto, stando agli exit poll, il 36%, mentre l’SPD segue con il 27,5%. Grande affermazione per il partito antieuro Alternative Fuer Deutschland con il 6,5%. I Verdi hanno il 10,5%. La Linke avrebbe il 7,5%. I Liberali, usciti dal parlamento nazionale, avrebbero ottenuto il 3%. Un seggio sarebbe andato anche ai neonazisti dell’Npd. Alle europee del 2009 i cristiano democratici di Angela Merkel presero il 37,9%, i socialdemocratici di Sigmar Gabriel il 20,8, i Verdi il 12,1, i Liberali l’11% e la Linke il 7,5%. Alternative fuer Duetschland, la vera novità di questa tornata, cinque anni fa non esisteva: il giovane partito di Bernd Lucke, economista che ha raccolto i dissidenti delle politiche europee di Merkel, era rimasto per poco sotto la soglia del 5% rimanendo fuori dal Bundestag.
Gli exit poll in Grecia danno il movimento di sinistra radicale e anti- austerità Syriza di Alexis Tsipras in testa con un margine limitato. Syriza guida con tre punti di vantaggio rispetto ai conservatori di Nuova democrazia, partito al governo del paese. I principali istituti demoscopici danno il movimento di Tsipras tra il 26% e il 30% mentre Nuova Democrazia del premier Antonis Samaras sta tra il 23% e il 27%. I neonazisti di Alba Dorata raccolgono consensi tra l’8% e il 10%. Quando al centrosinistra l’Ulivo del Pasok, di Envangelos Venizelos, consegue tra il 7% e il 9% dei consensi mentre il centrosinistra liberale di Potami si colloca tra il 5% e il 7%, lo stesso livello dei comunisti del Kke. La destra nazionalista dei Greci indipendenti ottiene tra il 3,5% e il 5% e l’ultradestra del Laos prende tra l’1,5% e il 2,5% dei voti. La Grecia manda 21 deputati al parlamento europeo. La soglia di sbarramento per entrarvi è al 3%.
Fonte: Corriere della Sera