Di sicuro se ne tornerà a parlare anche dopodomani (29 maggio) quando tutte le componenti interne del mondo del calcio italiano si riuniranno attorno a un tavolo per discutere del progetto di riforma dei campionati professionistici. “Sappiamo che resta un problema complesso, ma non esistono situazioni di preclusione e resta ferma la volontà da parte di tutti di diminuire il numero di società – ha ricordato Abete – Il Consiglio ha poi approvato una norma transitoria che consente di non bloccare al 30 giugno il termine dei lavori. Ci sarà invece la possibilità di andare avanti fino al 30 settembre, e le modifiche, nonché i criteri di promozione e retrocessione, deliberati entro questa data andranno in vigore nella stagione sportiva 2015/16″.
Sempre a settembre, ma il primo, è stata poi fissata anche l’assemblea statutaria. Sarà l’occasione, ha concluso Abete, “per discutere delle modifiche apportate dal Coni alla giustizia sportiva, del rilancio del calcio femminile, del sistema di governance della federazione, della riforma dei campionati e anche delle seconde squadre”. “Sono tanti argomenti e c’è la volontà da parte delle componenti di vedere se il nostro statuto federale può essere aggiornato – le sue parole – ottimizzato ed essere reso più funzionale alle esigenze che cambiano, con logiche meno vincolanti. E sarà oggetto di riflessione in tal senso anche il discorso legato alle partecipazioni societarie, che magari potrebbero essere l’alternativa alle seconde squadre”.
sempre pronti a fare gli interessi dei miliardari e la vergogna del vincolo dei giocatori dilettanti anche minorenni costretti al vincolo fino al compimento del 25 anno, su questo niente da dire signori dirigenti FIGC?