Per restare in Campania Sita ha posto precise condizioni, a partire dal chiarimento di quanto spetti all’azienda per i chilometri già effettuati e per gli obblighi di servizio dal primo gennaio ad oggi. Con un contratto scaduto a dicembre, Sita vuole incassare almeno una parte degli otto milioni che porta in conto, per poi ragionare dell’eventuale rinnovo sulla base di una nuova tariffa costo/chilometro (attualmente pari ad un euro e 95 centesimi) ed un margine di utile ragionevole che dovrà essere almeno pari al 5%. La Regione Campania non chiude le porte ma pretende di ribaltare i termini del ragionamento: prima si revocano i licenziamenti dei 439 lavoratori e poi si discute del resto, mentre per la Sita la pre-condizione di ogni accorso è esattamente l’inverso di quanto sostiene Palazzo S.Lucia.