Site icon Salernonotizie.it

Continua a produrre positivi risultati la campagna di comunicazione “Difendiamoci”, sventata una truffa da un’anziana donna

Stampa
Nel pomeriggio di martedì in Via M. Iannicelli a Salerno, presso l’abitazione di una donna 84enne, si sono presentati due giovani, (una donna ed un uomo), i quali, simulando di essere ex inquilini di quel condominio ed affermando, inoltre, di essere amici della figlia dell’anziana, riuscivano a farsi aprire la porta di casa e ad entrare nell’abitazione affermando che siccome la loro abitazione era in fase di ristrutturazione volevano avere la possibilità di far custodire i loro oggetti preziosi all’interno della cassaforte installata presso l’abitazione dell’anziana donna chiedendole in quale stanza era ubicata.

La vittima del tentativo di truffa che, in un primo momento stava per abboccare all’amo, probabilmente memore dei consigli che il Questore di Salerno Anotnio De Iesu ha più volte rivolto agli anziani per aiutarli a difendersi dalle truffe nel corso degli incontri della campagna di comunicazione “Difendiamoci”, ha evitato di assecondare la richiesta dei due giovani truffatori ai quali non ha rivelato l’ubicazione della cassaforte ed ha manifestato la volontà di voler contattare preventivamente la figlia per chiedere se effettivamente quest’ultima li conoscesse. I due truffatori a questo punto hanno desistito dal tentativo di truffa e si sono allontanati dall’abitazione. Successivamente la donna, vittima del tentativo di truffa, dopo aver contattato la figlia, ha chiamato il numero telefonico “113” per denunciare il tentativo di truffa.

L’APPELLO. Il Questore De Iesu ribadisce alle persone anziane di essere sempre vigili, di diffidare da persone sconosciute che chiedono, a qualsiasi titolo, del danaro e di non aprire la porta a sconosciuti anche se affermano di essere amici dei loro figli o si spacciano per funzionari di società di servizi pubblici, agenti assicurativi o addetti alla consegna di pacchi contenenti prodotti acquistati da loro familiari per i quali c’è da pagare un corrispettivo. Quasi sempre si tratta di truffatori.

Exit mobile version