Ma Gesac potrebbe aver messo da parte l’ascia di guerra, intravedendo nuove e migliori condizioni anche per proporre una manifestazione di interesse che, allo stato, non si può escludere. E’ di queste ore, infatti, la notizia che l’aeroporto di Salerno è tra gli scali di interesse nazionale e lo stesso Ministero competente potrebbe favorire una sorta di garanzia, rispetto agli interessi privati ad investire sul costa d’Amalfi, che possa tenere insieme la concessione e l’adeguamento delle infrastrutture, per cui sul piatto ci sono un’ottantina di milioni. Il consorzio dell’aeroporto di Salerno punta alla cessione del 65% del capitale sociale del Costa d’Amalfi. Per il socio di maggioranza dello scalo, la Camera di Commercio di Salerno e per il Consorzio aeroportuale, gli avvocati Clarizia, Paolino e Brancaccio avevano già individuato come insussistente per vari aspetti la richiesta di sospensiva di Gesac, che continuava a sostenere di dover essere gestore unico degli aeroporti campani in virtù di un vecchio impegno preso dalla giunta regionale Bassolino.
D’altronde, su questione analoga il Consiglio di Stato aveva già stabilito che Gesac «non riceve alcun pregiudizio diretto ed immediato, nonché grave ed irreparabile, dalla gara di cessione azionaria». Di più, potrebbe essere stata la saturazione dell’aeroporto di Napoli Capodichino e l’affacciarsi di un problema di sicurezza all’interno di quello scalo ad indurre Gesac a ripensarci, ritirando il ricorso magari per puntare su Salerno come aeroporto complementare a Napoli.
Fonte LIRATV
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