Primo classificato l’Istituto “Sabatini- Menna” di Salerno, classi III C e IV C; Secondo classificato a pari merito l’Istituto “Leonardo Da Vinci” di Sapri, classe VA IGEA e l’Istituto “ProfAgri” con le sedi distaccate di Castel San Giorgio classe IV A e quella di Capaccio, classi IIIA e IV A; Terzo classificato il Liceo Scientifico “Genoino A.” di Cava de’ Tirreni classi II D, IV D e V A. Premiati con una targa di partecipazione tutti gli altri Istituti partecipanti: l’Istituto “Ferrari E” di Battipaglia, l’Istituto “Fortunato G” di Angri, l’Istituto Omnicomprensivo di Laurino, l’Istituto Sabatini-Menna, l’Istituto “Parmenide” di Vallo della Lucania, il Liceo “Mons. Mangino B” di Pagani, il Liceo “Regina Margherita” di Salerno, il Liceo “Sensale N” di Nocera Inferiore, il Liceo “G. B. Vico” di Nocera Inferiore, l’Istituto “Profagri”.
La finalità del progetto portato nelle scuole superiori di secondo grado del territorio dalla Provincia di Salerno è stata quella di stimolare la creatività degli studenti attraverso la realizzazione di elaborati artistici(tecniche multimediali e cine-televisive), che hanno denunciato ogni forma di violenza fisica, sessuale, psicologica, economica, stalking, minacce e intimidazioni sulle donne. “La Provincia di Salerno- ha sottolineato l’assessore Pina Esposito– con la premiazione dei vincitori del concorso, conclude una campagna di sensibilizzazione delle giovani generazioni rispetto alla grave problematica della violenza sulle donne. Il contrasto alla violenza si fonda sulla diffusione e promozione della cultura della legalità. Faccio mia la citazione di Alvaro che afferma che la disperazione più grande che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere rettamente sia inutile. E ciò non possiamo consentire che accada”.
“La Provincia di Salerno- ha evidenziato il presidente della Provincia Antonio Iannone– con la collaborazione delle Forze dell’Ordine e delle Istituzioni territoriali ha promosso il concorso nelle scuole per dare un messaggio chiaro alle giovani generazioni che devono avere la possibilità di capire come ogni cittadino si deve assumere la responsabilità dei propri comportamenti, perché c’è bisogno che la violenza sulle donne venga riconosciuta e venga prima di tutto contrastata nel vivere quotidiano”.