La truffa è basata su incidenti stradali costruiti a tavolino o, se avvenuti, effettuati in modalità diverse rispetto alla realtà. Le persone coinvolte dovranno rispondere di associazione per delinquere finalizzata alle truffe assicurative. I 30 coinvolti hanno quasi tutti legami familiari tra loro e risiedono nell’agro nocerino sarnese, in particolare a Pagani (Salerno). Gli incidenti si verificavano per lo più sulla strada provinciale che collega il valico di Chiunzi, nel Salernitano, a Ravello e a Maiori. Gli inquirenti si sono insospettiti per il fatto che erano sempre le stesse persone ad essere coinvolte negli incidenti e a chiedere i rimborsi alle compagnie assicurative, attraverso due avvocati per i quali è scattato il divieto di esercitare la professione e a certificati fasulli di un compiacente medico. Quattro obblighi di dimora sono stati eseguiti a Luzzi, in provincia di Cosenza, mentre una delle persone finite ai domiciliari è stata bloccata dai carabinieri in Basilicata. Si tratta di un uomo di Nocera Inferiore (Salerno).