In sintesi la TASI è stata fissata al 2,5 per mille sulla prima casa, e all’1 per mille sui fabbricati rurali strumentali e non è stata applicata la maggiorazione dello 0,8 per mille.
Significative le agevolazioni per alleviare la pressione fiscale: gli immobili concessi in comodato d’uso ai propri figli – familiari dunque in linea diretta – entro una rendita catastale pari a 350 euro, vengono equiparati alla prima casa.
Per quanto riguarda la TARI – l’imposta sui rifiuti – aiuto innanzitutto alle categorie più svantaggiate: si è estesa, difatti, l’agevolazione fiscale a tutti gli invalidi civili al 100% che, insieme anche agli studenti residenti fuori sede, vengono esclusi dal conteggio del nucleo familiare.
Attenzione anche per gli insediamenti dell’area Pip, che godono di una esenzione per 5 anni a partire dall’avvio dell’attività produttiva, e riduzione dell’imposta dal 30% al 50% per le attività stagionali, quali ad esempio gli stabilimenti balneari.
Unico emendamento presentato durante l’assise è stato quello del primo cittadino per introdurre una riduzione dal 30 al 10% dell’ammontare complessivo della Tasi a carico degli inquilini degli immobili.
Intanto sempre il Consiglio ha approvato all’ unanimità – con 23 voti favorevoli – le modifiche al regolamento per la riqualificazione del centro storico e degli edifici storici in agro.
Il vecchio regolamento era stato approvato con deliberazione del Consiglio Comunale del 2003 con lo scopo di dettare norme sui materiali e su tutti gli elementi che interessano l’aspetto esteriore degli edifici, in un’ottica di tutela e conservazione dei caratteri architettonici tipici del territorio ebolitano.
Nel corso del tempo, l’applicazione di tale regolamento ha suscitato difficoltà applicative, legate soprattutto alla rigida disciplina imposta che, talvolta, ha determinato l’impossibilità di realizzare anche i più ordinari interventi edilizi, spesso finalizzati all’insediamento nel centro storico di attività capaci di contribuire alla sua valorizzazione.
Per tale ragione, all’esito di attenti approfondimenti in sede di competente commissione consiliare, si è reso necessario intervenire con alcune modifiche che, tra le altre cose, contribuiscono ad un sensibile snellimento delle procedure.
In particolare, sarà possibile l’apposizione di tende frangisole ed insegne anche nel centro storico, purché rientrino nel quadro di riferimento globale previsto dal regolamento, e siano conformi, sia rispetto all’assetto dell’intero edificio in cui esse si inseriscono, sia rispetto alle caratteristiche architettoniche decorative dell’immobile e di quelli circostanti.
“Il regolamento andava adeguato – afferma il Vicesindaco ed assessore all’Urbanistica Cosimo Cicia – alle esigenze dei cittadini ed anche alle modifiche del quadro normativo che sono intervenute nel tempo, pur nel rispetto di tutte le regole che presiedono al decoro del nostro centro antico.
Maggiore flessibilità, dunque, ma rigoroso rispetto delle norme poste a tutela della parte antica della nostra città” “Si tratta di un regolamento atteso e – spiega il Presidente della Commissione Urbanistica Roberto Palladino – ampiamente condiviso già in sede di commissione.
Abbiamo semplificato la procedura per andare incontro ai cittadini, ai commercianti e continuare a garantire il decoro ed il pieno rispetto, soprattutto sotto il profilo architettonico, del nostro borgo antico”.
A riguardo è intervenuto il Sindaco di Eboli Martino Melchionda: “nonostante l’opposizione non perda occasione per rivolgerci l’ingiusta accusa di massacrare i cittadini, devo constatare che ieri sera non un solo emendamento è stato da loro presentato, ed anzi essa ha votato addirittura contro l’unica modifica alla delibera che ha previsto l’introduzione di una ulteriore agevolazione fiscale. L’opposizione, in buona sostanza, avrebbe preferito far pagare agli inquilini la Tasi al 30% piuttosto che al 10%. Per non parlare del fatto che abbiamo scelto di non portare la Tasi al 3,3%, bensì di fissarla al 2,5%.
Devo dire che, nel contesto in cui ci muoviamo e con i rigidi obblighi imposti dallo Governo centrale, abbiamo svolto un buon lavoro, e questo grazie anche alla professionalità dei funzionari dell’Ente.
Ci siamo messi sulle spalle una città, un Ente e i suoi debiti fuori bilancio.
Abbiamo retto all’urto devastante delle sentenze Aracne e Mazzitelli e a quella degli espropri in area Pip.
Il nostro piano di riequilibrio è stato approvato; ben pochi comuni hanno superato l’attento e millimetrico esame della Corte dei Conti, e questo è traccia dell’importanza del lavoro svolto”.
“Ancora una volta – afferma l’assessore al Bilancio Adolfo Lavorgna – l’Amministrazione ha elaborato una buona strategia fiscale per la città, senza aumentare dello 0.8% l’IMU.
La maggior parte dei comuni ha applicato la Tasi al 3,3; noi l’abbiamo mantenuta al 2,5.
Accanto a questo, significative sono le agevolazioni introdotte per l’area Pip, per le fasce più deboli, per i disabili, per i quali abbiamo sburocratizzato l’iter per la presentazione della documentazione utile ad accertare l’invalidità.
Dall’altra parte – conclude l’assessore Lavorgna – un centro destra incapace di elaborare alcuna proposta alternativa; ciò significa che abbiamo svolto un buon lavoro”.