AGGIORNAMENTO. Il corpo di Maria Ambra (si chiamava così la donna) è stato ritrovato da una sua collega, un’altra lucciola che usava la stessa baracca per avere prestazioni sessuali a pagamento. Il cadavere era riverso a terra, seminudo, indossava solo una gonna, ma in bocca aveva conficcato il piede di una rete metallica sulla quale era adagiato il materasso. Sul corpo della vittima nessun segno di violenza, solo qualche lievissima ecchimosi che sicuramente non avrebbe potuto causare il decesso. Al momento, la morte di Maria è avvolta nel mistero che sarà risolto solo con l’autopsia.
Sta di fatto che chi era con lei in quella capanna, prima di fuggire via, ha sollevato la rete del materasso e le ha conficcato nella bocca un piede metallico. In queste ore gli investigatori lavorano sulle poche cose ritrovate in quella capanna, realizzata con delle tavole di legno e avvolta da alcuni tendoni per assicurare la privacy. Sul posto, non appena scattato l’allarme, sono giunti i carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore ed i colleghi del comando provinciale di Salerno per i rilievi scientifici, che hanno lavorato fino a sera per risalire all’omicida. Maria Ambra in quella zona lavorava di mattina, nel pomeriggio a darle il cambio giungeva la collega che quest’oggi ha effettuato il ritrovamento, avvisando i carabinieri. Le indagini coordinate dal pm della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, Giuseppe Cacciapuoti, sono indirizzate negli ambienti della prostituzione, ma soprattutto si tenta di fare chiarezza ed individuare i frequentatori di quella zona.
ALCUNE FOTO DEL LUOGO DEL DELITTO