Alla chitarra classica Marco Di Matteo. Le conclusioni saranno affidate a Vincenzo Pepe, Presidente della Fondazione Giambattista Vico. Giuseppe Rubini frequentava la bottega d’arte del Solimene in Napoli nel 1745 e si ritrovò quasi per caso in Capaccio, seguendo una delegazione di cittadini che si erano rivolti al Maestro per commissionargli un affresco nella Chiesa madre del loro paese. E’ stato pittore di buon livello e di discreta fama, piuttosto prolifico e continuo nelle opere. Nonostante il tempo i suoi affreschi possono ancora oggi essere ammirati, essendosi conservati bene in questi lunghi anni, fatte determinate eccezioni, nonostante i lavori di restauro. Di particolare pregio è la sua opera “L’ultima cena”, la quale è affrescata proprio nel refettorio del Convento dei Francescani in Capaccio, ove è ubicato il Museo del Grand Tour.
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