Nato a Reggio, è cresciuto nel quartiere preaspromontano di Cardeto. Giocava come esterno di centrocampo. Cresciuto nella Reggina, squadra di cui fa il tifo, viene mandato in prestito all’Adelaide Nicastro, formazione calabrese che militava in Serie C2 con cui gioca 20 partite di campionato. A fine stagione rientra alla base, ed a novembre del 1990 viene girato in prestito ad una formazione di Serie C2: passa infatti al Treviso dove in 19 presenze realizza i primi 3 gol da professionista.
Nella stagione successiva totalizza le prime 3 presenze con la maglia della Reggina, che milita in Serie C1, ma nel novembre del 1991 scende ancora di categoria passando in prestito al Catanzaro dove gioca con continuità. Nell’annata successiva torna in Serie C1 disputando 20 partite con il Potenza e l’anno seguente rientra alla Reggina dove resta per quattro stagioni consecutive nelle quali conquista una promozione in Serie B nella stagione 1994-1995, e una salvezza tra i cadetti nella stagione 1995-1996. L’esordio in serie cadetta è avvenuto il 27 agosto 1995 nella gara Reggina-Ancona (2-2).
Nel 1997 viene ingaggiato dal Cosenza con cui conquista subito una promozione in Serie B: sotto la guida di Giuliano Sonzogni disputa 25 partite e mette a segno 4 reti, una delle quali decisiva per la vittoria del campionato realizzata all’ultima giornata nella vittoriosa trasferta contro il Casarano.[senza fonte] Resta tra le fila rossoblu nella successiva stagione cadetta che si conclude con una salvezza. Scende in campo in 14 occasioni e firma il gol dell’ex senza esultanza in occasione di Reggina-Cosenza 2-1 al Granillo.
Ad ottobre del 1999 passa alla Lucchese in Serie C1 collezionando, sotto la guida di Corrado Orrico, 24 presenze senza reti. Segue la biennale esperienza capitolina con la maglia della Lodigiani. Con i biancorossi gioca due campionati di Serie C1: 29 partite e 4 gol nel primo, 18 partite e un gol nel secondo.
L’anno successivo riparte dalla Nocerina in Serie C2, poi si trasferisce al Rende con cui vince un campionato di Serie D nella stagione 2003-2004 totalizzando 23 presenze e mettendo a segno 2 gol. L’anno seguente, con la formazione rendese, disputa 13 incontri in Serie C2 prima di ritirarsi.
Ha collezionato 52 presenze in B con 3 gol realizzati, ottenendo 2 promozioni in B e una promozione in Serie C2.
Ha poi intrapreso la carriera di allenatore, guidando inizialmente la Berretti del Rende. Nel 2007 gli viene affidata la panchina del Cosenza che milita in Serie D. Porta la squadra silana ad una doppia promozione consecutiva (mai successo prima nella storia del Cosenza),[senza fonte] dai dilettanti alla Prima Divisione. Durante la stagione 2009-2010 viene esonerato a cinque giornate dalla fine del campionato. Ha disputato la finale di Coppa Italia Lega Pro, persa col Lumezzane (4-1 a Lumezzane e 1-1 a Cosenza); è stato poi richiamato alla guida del club silano a giugno 2010, in vista della stagione 2010-2011 di Prima Divisione.
Il 29 giugno 2011, diventa l’allenatore della Ternana, ottenendo a fine campionato la promozione in Serie B con due giornate di anticipo rispetto al calendario; il risultato gli vale la panchina d’oro di Prima Divisione. Lui ed il suo staff rinnovano per altri due anni, fino al 30 giugno 2014. Il 25 agosto fa il suo esordio da allenatore in Serie B in Pro Vercelli-Ternana perdendo 1-0. Il 10 dicembre seguente inizia a frequentare a Coverciano il corso di abilitazione per il master di allenatori professionisti Prima Categoria-UEFA Pro.
Durante Ternana-Empoli, tredicesima giornata del campione 2013-2014, raggiunge le 100 panchine ufficiali col club rossoverde. Il 31 dicembre 2013, pagando i negativi risultati maturati nel girone d’andata, viene esonerato dalla guida della Ternana insieme al suo staff; chiude l’avventura umbra dopo un campionato di Prima Divisione vinto e un nono posto in Serie B, costellato da 39 vittorie, 40 pareggi e 29 sconfitte nelle gare ufficiali
Visto? Prima della Lazio Lotito ha scelto il nuovo allenatore della Salernitana. Adesso trovate un altro difetto
Solo ieri scrivevate questo:
Toto allenatore Salernitana: la soluzione non è imminente, prima viene la Lazio.
Come al solito parlate senza cognizione di causa!
Francamente SIETE RIDICOLI per non dire altro.
per me ottimo allenatore, giovane e preparatissimo.
Io ho fiducia nella società e penso che finora, a parte qualche tono aggressivo che i dirigenti potevano risparmiarsi, la dirigenza abbia operato bene. FORZA SALERNITANA!!
Se continuate ad andare contro la società a prescindere mi costringerete a non seguirvi più
Non deve guadagnare cifre spropositate, dev’essere aziendalista, deve pensare solo ad allenare il materiale umano che gli viene messo a disposizione dalla società e, possibilmente, deve far vincere la squadra praticando un calcio offensivo e piacevole. Questo l’identikit del futuro trainer granata tracciato dal patron Lotito. Ora tocca a Fabiani proporre alla proprietà i nomi giusti, ma la sensazione è che sarà ancora una volta l’imprenditore laziale a far valere le sue idee, con diesse e cognato che al limite potranno avallare una scelta. E’ per questo che in pole position ci sono Gautieri e Menichini, due tecnici molto stimati da Lotito.
Entrambi praticano il 4-3-3: il primo ha fatto molto bene a Lanciano (con una squadra molto forte); il secondo (sotto contratto col Pisa) ha valorizzato tanti giovani, anche nella stagione che s’è chiusa con la semifinale play off col Frosinone. Prima della prossima settimana è difficile immaginare che possano esserci sviluppi ufficiali, visto che il patron è alle prese con la sua creatura principale, la Lazio: lunedì è in programma l’incontro con Reja, la sensazione è che il club dell’aquila possa essere affidato a Simone Inzaghi. Con la promozione alla prima squadra del fratello di Superpippo (il quale a sua volta si accomoderà sulla panchina del Milan), un altro fedelissimo di Lotito, Bollini (quest’anno secondo di Reja), si potrebbe liberare e potrebbe tornare in corsa anche lui per allenare Salernitana. Fabiani continua a proporre Brini (che potrebbe portare in dote Evacuo), mentre le candidature di Toscano ed Auteri sembrano destinate a tramontare, così come sembrano difficilmente percorribili le piste Moriero e Giampaolo. Ancora qualche giorno (si augurano i tifosi) e poi il rebus allenatore verrà risolto: prima, però, il patron deve pensare alla Lazio.
QUESTA SI CHE E\’PROFESSIONALITA\’ OLTRE CHE ESTREMA COMPETENZA!!!!!!
In questi casi le persone e i giornalisti sei e VERI chiederebbero SCUSA ai tifosi alla città e alla società.
ma da voi non c\’è da aspettarsi nulla di tutto ciò
In questi periodi i giornalisti senza notizie, devono comunque creare la notizia… Che s fa p campa’… Forza vecchio cuore granata!!!
ahahaha..dove sono i criticoni adesso???..Ha ragione Lotito facciamo i tifosi e basta..
sperp veramente ke arrivi presto l’ufficialita`,parliamo di un allenatore ke fece andare la ternana in b con un bel gioco e l’anno dopo si classifico`a meta`classifica con la stessa squadra dello stesso anno precedente cioe`in serie c,poi e`giovane e con lui puoi fare un programma non solo di un anno ma molti di piu`…speriamo bene dai forza salernitana
Vogliamo EZIOLINO CAPUANO!!!!!
E’ giovane ma ha conta già varie promozioni praticando anche un bel calcio offensivo.
giovane ed affamato……ottimo allenatore ed un curriculum niente male
Go Go Go Lotito, carica!!!!!
Toscani allenatore offensivo? ?? Si parla a vanvera: chi segue il calcio che toscano è un allenatore che mette bene la squadra in campo, ma bada soprattutto a mantenere equilibrio e non prenderle! Non è detto che sia un male, anche se per arrivare primi sarebbe più indicato un tecnico più offensivo