Detto, fatto. A questo risultato – continua Calore – devono seguirne altri: pensare a ridurre ancora di più le mensilità riguardanti l’anno in corso. Stiamo lavorando per far sì che i nostri operai abbiano quello che gli spetta, con la speranza che anche la Regione Campania faccia la sua parte». E’ una boccata d’ossigeno per i circa 120 operai dell’Ente montano picentino, che per lunghi mesi sono rimasti senza stipendio, nonostante le iniziative di protesta. Ma come afferma il presidente Calore: «Inizia una nuova fase per l’Ente montano picentino. Continueremo a lavorare per la crescita e la visibilità che la Comunità montana ha avuto negli anni passati. Il momento è particolare, visto la crisi economica che stiamo vivendo; ma – conclude il presidente, Carmine Calore – con l’intera Giunta, che ringrazio, il nostro impegno sarà costante e faremo sì che i nostri operai lavorino con serenità, facendo avere loro il dovuto compenso».