Ma tra le caratteristiche che contraddistinguono il paese ce n’è una che rende veramente unica la popolazione di questo territorio. Si dice infatti che oltre il 90% degli abitanti di Camerota suoni uno strumento musicale. Quel che è certo è che il paese ha una straordinaria quantità di suonatori, grazie a un’antica tradizione fatta di bande, orchestre, complessi musicali, maestri e scuole di musica. Tanto che quando si preparano manifestazioni in paese, non è raro trovarsi a percorrere i suggestivi vicoli del paesino ed ascoltare tra le finestre una vera e propria “prova d’orchestra”, con i musicisti che si esercitano, spesso dialogando fra una finestra e l’altra, in una sorta di concerto di paese.
In occasione della prossima Giornata Europea della Musica, che come ogni anno cade il 21 giugno, l’amministrazione comunale di Camerota insieme a Legambiente per la prima volta ha deciso di celebrare questa sua vocazione musicale con “CamerotaSuona”: una jam session territoriale a cielo aperto tra i vicoli e le case del paese. Ospite d’eccezione e “pifferaio magico” dell’evento, l’eclettico sassofonista napoletano Daniele Sepe, da sempre impegnato a coniugare la musica popolare della sua terra di origine, con contaminazioni contemporanee.
Al tramonto Sepe “accenderà” con il suo passaggio piccoli “falò di musica”, che saranno raccolti dai musicisti all’interno delle loro case. Il musicista in questa passeggiata musicale dialogherà con i suonatori che, dalle proprie abitazioni, risponderanno improvvisando ciascuno con il proprio strumento. Alla fine tutto il paese risuonerà di melodie, come una grande orchestra di musica popolare sotto le stelle, in un happening gioioso che coinvolgerà grandi e bambini, turisti e popolazione locale.
“Abbiamo deciso di organizzare questo evento davvero unico nel suo genere”, spiegano gli organizzatori del Comune di Camerota e di Legambiente, “per valorizzare uno di quei tesori nascosti che rendono l’Italia un paese unico al mondo. Quel mix irripetibile tra saperi e tradizioni, patrimonio artistico e bellezze naturali, cultura e folklore, spesso nascosto in angoli del Bel Paese e che rappresenta un valore inestimabile su cui puntare per rilanciare l’economia e il turismo nel segno della qualità e del rispetto dell’ambiente.”