Ad essere “sotto tiro” sono più i professionisti che i dilettanti ma nessun campionato (dalla Serie A agli Allievi, passando per Eccellenza, Promozione e Prima Categoria) è risparmiato. “Non si tratta di un’esaltazione della parte negativa del nostro ambiente. Per noi vuole essere un faro acceso su fatti che purtroppo in Italia si è abituati a considerare normali – spiega il presidente dell’Aic, Damiano Tommasi. L’ambizione è quella di poter cambiare la cultura sportiva italiana, con l’augurio che in futuro questa pubblicazione chiuda perché a corto di argomenti” – conclude Tommasi. Da evidenziare ancora un altro dato, forse il più triste. Il principale pericolo per i calciatori sono i propri tifosi piuttosto che quelli avversari. Il 47% delle minacce arriva infatti dai propri supporter, mentre i luoghi dove si concretizzano più episodi violenti sono gli stadi, anche a causa della loro scarsa sicurezza.