Definisce il sistema fiscale nostrano “farraginoso, assurdo e devastante” e promette la lotta all’evasione con metodi elettronici e senza blitz. Il daspo per politici e corruttori Rilancia l’idea del Daspo per politici e corruttori: “Mi fai la cortesia, tu che hai corrotto o concusso qualcuno, di non mettere più piede negli appalti pubblici”. Sulla corruzione si fa sul serio, assicura Renzi, e annuncia che “venerdì faremo provvedimento di legge per incidere sulla vigilanza e sulle procedure” degli appalti. La promessa è che i condannati non possano mettere più piede in un ufficio pubblico se non per chiedere un documento. “Se falliamo è colpa mia” “Se falliamo è tutta colpa mia ma se ci si fa, l’italia torna a volare, a crescere”.
Renzi parla del ruolo del Paese nell’Unione Europea, che – afferma – non deve più essere considerato la “Cenerentola d’Europa”. Si concentra poi su uno dei “fallimenti” dell’Italia, definisce non accettabile quello che è accaduto nella bonifica dell’ex acciaieria di Bagnoli e assicura la sua presenza costante a Napoli “ogni tre mesi per fare il punto sulla bonifica di Bagnoli”. Rai: cambiare governance e strategia Torna a parlare di Rai, il premier: “Possiamo chiedere alla Rai di tornare a fare servizio pubblico e di educare le future generazioni di italiani?” e promette il cambio di governance e di strategia. Entro estate Italicum e prima lettura riforme “Ci sono le condizioni perché entro l’estate” – afferma Renzi – possa essere approvata “la legge elettorale” e si possa incassare “la prima lettura della riforma costituzionale”.
Venerdì De Luca a LIRATV aveva detto: “Dall’inizio della crisi in Italia hanno chiuso 120mila imprese; intanto, come paese manifatturiero, siamo stati raggiunti dalla Francia e superati da India e Brasile. E l’Istat, qualche giorno fa, ha rilevato che al Sud la disoccupazione giovanile è al 60%. Questo è un vero e proprio bollettino di guerra. Fa, dunque, bene il Governo a cercare di sbloccare opere ferme per ragioni procedurali o autorizzative. Non mi è ancora molto chiaro, però, cosa prevede questo decreto. Segnaleremo le situazioni che riguardano la città di Salerno, la vicenda Crescent su tutte, perché è l’esempio tipico della palude burocratica italiana: un danno enorme, prodotto da chi ha la pancia piena, all’Italia dinamica, alle imprese, ai disoccupati”.