Ciò detto i Servizi Sociali si impegnano a fornire alle famiglie in difficoltà il primo sostegno, ossia un alloggio provvisorio, in attesa di trovare una casa, e il pagamento di una cauzione per locare l’immobile individuato. Alcuni locali comunali, inoltre, sono stati destinati al Centro Caritas, grazie al quale le persone più bisognose possono beneficiare di vari aiuti, soprattutto di carattere alimentare. Non mancano poi altri sussidi come il contributo ‘Una tantum’, il sostegno economico alle ragazze madri e alle famiglie dei detenuti, i buoni mensa durante l’anno scolastico e la possibilità per i bimbi di famiglie disagiate di frequentare gratuitamente l’asilo nido comunale o i campi estivi, ideati per venire incontro ai genitori impegnati nei lavori stagionali. Relativamente ai fondi erogati dalla Regione, anche in questo caso, purtroppo, abbiamo dovuto far fronte a tagli pesanti, per cui per alcuni benefici, come buoni libri e borse di studio, non abbiamo potuto garantire la regolarità nell’emissione del contributo.
Uno dei servizi essenziali di cui il Comune di Angri, per scelta dell’Amministrazione comunale, ha deciso di assumersi il carico economico è quello dell’ADI (Assistenza Domiciliare Integrata). A tal proposito, Angri è uno dei pochi comuni che ha stabilito di offrire questo servizio con fondi propri, essendo venuti meno quelli regionali. Nonostante tutti questi provvedimenti e tutti gli sforzi che l’Amministrazione comunale compie per arginare questi fenomeni di disagio, purtroppo non siamo nelle possibilità di poter garantire a queste famiglie un cambiamento radicale. Paradossalmente, poi, ci sono famiglie che rifiutano l’aiuto da parte del Comune.
Negli ultimi giorni, una famiglia angrese senza casa e senza lavoro, a cui è stata offerta la possibilità di alloggiare per un mese presso una casa sociale, ha rifiutato tutti gli altri tipi di benefici come il pagamento della cauzione per locare un immobile, il vestiario, le visite mediche gratuite e i generi alimentari, a fronte di un’unica richiesta, un tetto e un lavoro duraturi. Posto che non siamo nella condizione di poter soddisfare simili richieste, ma soprattutto sulla base del principio che tutti hanno pari dignità e diritti, non possiamo favorire il singolo a svantaggio della collettività. In qualità di Assessore al ramo e d’accordo con il Sindaco Pasquale Mauri e con tutta l’Amministrazione comunale posso dare la mia parola che tutte le risorse a disposizione dell’Ente angrese per queste finalità sono e saranno utilizzate per aiutare le fasce deboli della popolazione”.