Sono state sottoposte a sequestro cinque postazioni telematiche, complete di stampanti termiche. Era, inoltre, possibile destinare le puntate anche su eventi virtuali, i quali venivano proiettati su monitor presenti in sala, utilizzati dell’utenza per visionare l’andamento e l’esito delle competizioni. Nella circostanza, è stato denunciato anche un giocatore, sorpreso dai finanzieri mentre corrispondeva il prezzo delle giocate non consentite. La normativa vigente difatti punisce sia l’esercente, sia il giocatore, per cui sussiste una specifica responsabilità penale anche nei confronti di chi si limiti semplicemente a scommettere in uno dei centri non autorizzati, peraltro agevolmente riconoscibili, in quanto sprovvisti del logo e delle autorizzazioni dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato. Al controllo seguiranno idonei accertamenti per la determinazione ed il recupero degli imponibili sottratti a tassazione, atteso che l’imposta è comunque dovuta, ancorché la raccolta delle scommesse venga perpetrata in assenza di concessione AAMS.
COMUNICATO GUARDA DI FINANZA