In precedenza, attraverso una delibera di giunta regionale era stato previsto il definanziamento di 123 milioni di euro disposti dal Cipe per quest’opera”. Al proposito, la giunta guidata dal primo cittadino Amabile ha emesso, lo scorso 29 maggio, una delibera di contestazione, nella quale viene chiesta al Presidente Caldoro la revoca della deliberazione di giunta regionale n. 39 dello scorso 24 febbraio per la parte che riguarda l’ampliamento del raccordo SA – AV, tratto Mercato S. Severino – Fratte, relativo al primo lotto dell’intervento di ammodernamento di questo collegamento viario. “Il governo regionale è contro i territori – chiosa Amabile – Il raccordo che va da Mercato S. Severino a Fratte è attraversato da tutto il paese e dispiace che il sindaco di Mercato S. Severino, Giovanni Romano, sia nella giunta e non sia intervenuto”.
“Questo suo disinteresse – insiste il primo cittadino – dovrebbe quanto meno indurlo a pensare di dimettersi dalla carica di assessore regionale all’ambiente che ricopre dal 2010”. Poi ancora: “La delibera di giunta regionale – continua Amabile – è stata una scellerata scelta politica. Lungo il raccordo hanno perso la vita centinaia di persone. E’ una strada pericolosa. Non si può pensare che per pareggiare il bilancio si possano distruggere i servizi essenziali”. Il riferimento di Amabile riguarda il dietrofront della Regione per la firma dell’APQ (Accordo di Programma Quadro), la cui sottoscrizione avrebbe comportato un eventuale impegno economico da parte dell’ente Regione.
“Come vengono tutelati i territori? – si chiede in ultimo il sindaco di Fisciano – Cancellando gli ospedali o riducendo strutture come il Fucito a una larva, un cimitero?”. Amabile ha voluto anche sottolineare che, lungo il raccordo autostradale Salerno – Avellino, insistono importanti presidi culturali e commerciali, primo tra tutti, l’Università degli Studi di Salerno e che questo tratto di strada costituisce un imprescindibile collegamento tra il Nord e il Sud del Paese, collegando tra l’altro due capoluoghi di Provincia a densità demografica elevata.