Importante cominciare il ritiro senza quei giocatori che non rientrano nei piani della società. Avere musi lunghi in ritiro non agevola il lavoro dell’allenatore che deve prima inculcare il suo metodo ai calciatori e poi lavorare su muscoli e testa degli alteli. In ritiro si costruiscono le vittorie. Il Frosinone che è andato in B aveva la squadra completa all’80% un gruppo su cui Stellone ha potuto lavorare fin dal principio. Discorso un tantino diverso a Perugia dove la squadra c’era ma si è deciso di cambiare allenatore passando da Lucarelli a Campione che ha lavorato, però su un gruppo che si era già formato in ritiro e di prima qualità. Non come accadde a Sanderra che ha cominciato con una squadra per poi essere esonerato senza avere ottenuto i calciatori richiesti. Tornando ad oggi non sarà facile privarsi a cuor leggero di Montervino e Ginestra, così come di Tuia E Mendicino. I primi due hanno assicurato esperienza, professionalità e sacrificio alla Salernitana. Gli altri due freschezza e voglia di far bene. Sarebbe stato utile non smantellare tutto lasciando a Somma le cose migliori di questi tre anni del duo Lotito-Mezzaroma.