“A valle della discussione che si sta sviluppando sull’assegnazione della laurea honoris causa a Bonanni sento la necessità di puntualizzare alcuni passaggi in modo da fornire un quadro informativo più completo e qualche spunto di riflessione. Lo faccio da una posizione privilegiata, quella di senatore accademico, che mi ha permesso di partecipare attivamente a tutte le varie fasi che hanno condotto alla decisione di attribuire la laurea ad honorem a Bermani, Bonanni, Cacciatore e Micali.
Intendo quindi descrivervi il processo, molto articolato che è stato seguito, per permettere a tutti di poter effettivamente comprendere quello che è accaduto: il Senato Accademico ha sostanzialmente rispettato il parere fornito dai Dipartimenti, che a mio avviso rimangono le strutture che hanno maggior titolo e competenza scientifica nel proporre il conferimento del titolo.
Prima di arrivare a discutere quanto accaduto negli ultimi due mesi in merito a questa questione, permettetemi di ricordare a tutti:
1) la delibera del nostro Senato Accademico del 2002 che andava a disciplinare il processo di attribuzione delle lauree ad honorem: “il Senato visto l’orientamento emerso nella CRUI in ordine ad una regolamentazione delle lauree honoris causa, delibera che le proposte di conferimento di lauree honoris causa, nell’anno complessivamente, devono essere due ed eccezionalmente tre e che, pertanto, le Facoltà dovranno concordare fra di loro”.
2) Tale regolamentazione è stata l’unica che il nostro ateneo ha adottato in merito all’attribuzione delle lauree ad honorem dal 2002 ad oggi.
3) Tale regolamento è stato molte volte dimenticato lasciando alla discrezionalità del Rettore, a valle di una richiesta da parte di una facoltà, la valutazione dell’opportunità del rilascio del titolo e della sua calendarizzazione nell’anno accademico.
4) L’eterogeneità delle tipologie di lauree da attribuire ha portato sempre di più a centralizzare nelle facoltà proponenti e nel Rettore l’onere e l’onore di assegnare la laurea “ad honorem”, lasciando al Senato Accademico pochi margini di discussione: nessuna delle proposte espresse da una facoltà è stata respinta dal Senato. A più riprese si è cercato di porre rimedio a questa lacuna regolamentare cercando di introdurre regole e approcci che permettessero di disciplinare meglio il processo di attribuzione della laurea “ad honorem”, ma il susseguirsi degli eventi ha sempre portato a sottovalutare la questione. La confusione in materia è testimoniata anche dal fatto che è particolarmente laborioso ricostruire l’elenco dei laureati ad honorem del nostro Ateneo (non abbiamo neanche una sezione dedicata sul nostro sito istituzionale).
Veniamo ai giorni nostri:
1) a causa di alcune richieste di conferimento di Lauree Honoris Causa, le prime dal 2013, nella seduta del Senato Accademico dello scorso 15 Aprile il Rettore Tommasetti proponeva l’istituzione di una commissione, presieduta dal Pro Rettore Piccolo e aperta a tutti i membri del Senato Accademico, che analizzasse la validità e la pertinenza delle proposte. Alla luce di quanto detto precedentemente, si comprende, quindi, come questa convocazione risulti essere un’assoluta novità nella storia del nostro Ateneo rappresentando, allo stesso tempo, una significativa discontinuità con il modo di operare finora adottato.
2) Il Pro Rettore Piccolo provvedeva a convocare la commissione, sottolineo aperta, per il giorno 28 Aprile fornendo la necessaria documentazione a corredo. In particolare, venivano inviate a tutti i Senatori le motivazioni che spingevano i vari dipartimenti coinvolti a chiedere il conferimento della laurea ad honorem per Bermani (DISPSC), Bonanni (DISTRA), Cacciatore (DISUFF) e Micali (DI).
3) La commissione veniva riunita il 28 Aprile e all’unanimità decideva che le proposte portate all’attenzione del Senato erano tutte ammissibili e si demandava alla seduta di Senato del 20 Maggio la loro effettiva accettazione. L’incontro di commissione serviva anche a fare una più puntuale riflessione sulla tematica e, dopo un’articolata discussione, si decideva di proporre nella prossima seduta di Senato l’istituzione di una commissione che andasse a definire un regolamento per l’attribuzione delle lauree ad honorem. In allegato troverete il verbale della commissione del 28 Aprile.
4) Nella seduta di Senato del 20 Maggio il Pro Rettore illustrava i lavori della commissione e ne seguiva una franca e serena discussione in cui il Professore Foscari presentava, con dettaglio, le sue criticità rispetto al conferimento della laurea honoris causa a Bonanni. Il Senato Accademico metteva in votazione le varie proposte che venivano approvate all’unanimità, tranne quella del DISTRA approvata con il solo voto contrario del Professore Foscari.
5) Nella stessa seduta di Senato veniva istituita una commissione che avesse come obiettivo quello di individuare i criteri per l’attribuzione delle laurea ad honorem e la definizione di un meccanismo di richiesta che fosse in grado di coinvolgere una platea più ampia a sostegno.
6) Il Rettore chiedeva al Senato di approvare la sospensione di ulteriori richieste di lauree honoris causa fino alla formale approvazione del regolamento. Il Senato approvava tale richiesta e il Direttore Generale, nella stessa giornata, inviava ai Direttori di Dipartimento comunicazione della sospensione.
Come si può notare tutto è avvenuto nella massima trasparenza e attraverso un articolato processo in cui tutte le componenti accademiche hanno potuto esprimere le loro opinioni.
Scusandomi per la lunghezza dell’intervento vi saluto cordialmente.”