Il nuovo ed atteso farmaco contro l’epatite C, Sofosbuvir, in grado di eliminare il virus dal sangue del paziente nel 90-100% dei casi in sole 12 settimane di trattamento a casa, e non ancora disponibile, verrà fornito da subito e gratuitamente ai pazienti affetti da epatite C nei casi più urgenti. L’annuncio arriva dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e accende le speranze in molti malati, considerando che in Italia sono 500mila le persone colpite dall’infezione, con un bilancio di circa 9mila morti l’anno.
In occasione della riunione straordinaria del Comitato Prezzi e Rimborso di AIFA del 9 giugno scorso, spiega l’Agenzia, ”il Comitato, come previsto nell’accordo iniziale, ha preso atto della richiesta” dell’azienda produttrice Gilead di ”sospendere la negoziazione di Sofosbuvir per un periodo di 30 giorni al fine di definire i dettagli dell’accordo. Durante questo periodo, AIFA e Gilead hanno previsto una soluzione per fornire da subito il farmaco ai pazienti affetti da epatite C nei casi più urgenti, ovvero pazienti con recidiva severa di epatite dopo trapianto di fegato (epatite fibrosante colestatica o epatite cronica con grado di fibrosi) oppure pazienti con cirrosi scompensata in lista per trapianto epatico”. Il farmaco verrà fornito gratuitamente ai pazienti dalla stessa azienda nell’ambito di un uso compassionevole. Era stato lo stesso ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ad annunciare nelle scorse settimane che il prezzo del nuovo farmaco sarebbe stato stabilito entro il 19 giugno. Lorenzin aveva anche sottolineato che l’Italia è ”tra i primi paesi europei a contrattare il prezzo, mentre altri lo hanno introdotto a prezzo di realizzo per l’industria, ad esempio in Germania e in Francia, mentre sarebbe opportuno attivare delle procedure comunitarie, anche per evitare il fenomeno del mercato parallelo”.
Il ministro ha inoltre già espresso l’intenzione di portare il tema in Consiglio dei ministri, in vista dei nuovi e costosi farmaci contro l’epatite C in arrivo sul mercato italiano entro il 2014-15 e con particolare riferimento al Sofosbuvir. Al momento, aveva spiegato il ministro, ”stiamo trattando il prezzo tramite l’Aifa e speriamo di ottenere il prezzo piu’ basso. Poi arriveranno pero’ anche scelte laceranti, considerando che si punta ad un piano per l’eradicazione della malattia e che in Italia ci sono 500mila malati”. Il problema da affrontare, anche ai fini della sostenibilità delle cure da parte del Sistema sanitario nazionale, è ovviamente legato ai costi: considerando la stima del prezzo piu’ basso per i nuovi farmaci contro l’epatite, il costo sarebbe di 1 miliardo per il primo anno. Il tema principale, come già sottolineato dal ministro, ”e’ dunque il prezzo ed anche come affrontare l’arrivo delle nuove molecole”.
Fonte ANSA
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