Un passaggio pieno di mezzi sorrisi, di amicizie rinchiuse in quelle aule perchè la distanza è troppa per poterla coltivare assiduamente come prima. Giugno insomma ha tanti lati positivi e negativi. Positivi per chi da mesi aspetta di rilassarsi un po’ in tranquillità smaltendo il carico di lavoro a cui è stato sottoposto, spesso mettendo da parte ciò che più gli piaceva. Negativi per chi, invece, è consapevole che l’estate ancora non è vicina, e tarderà ad arrivare. Per loro giugno è sinonimo di ”inferno”. Per loro giugno significa studiare in vista di un esame che li farà accedere allo step successivo, l’Università. Però, mentre questo periodo tra i maturandi porta ansia, per gli altri 4/5 degli studenti italiani, sta appena iniziando il loro meritato stop. Tra questi è possibile individuare chi per la prima volta quest’anno è entrato a far parte di un nuovo mondo, il Liceo, venendo bombardato da tutti i lati con metodi di apprendimento e didattica ben diversi dagli altri Gradi.
Oppure i ragazzi che hanno frequentato il quarto anno. Per loro questa sarà l’ultima estate che vivranno in pieno. Oltre noi studenti però, mi viene da pensare anche a coloro i quali ci hanno permesso di studiare in un ambiente salubre mettendoci in condizione di poter usare tutti i mezzi tecnologici che ogni autonomia possiede, affinchè la scuola diventi sempre più all’avanguardia. Insomma per tutti gli studenti, i liceali, il personale ATA, gli addetti ai laboratori, questo è un mese topico. Un mese che nessuno dimenticherà insieme agli anni trascorsi tra i banchi, nelle aule, nei corridoi.
Adolfo Fortunato – Consulta Provinciale degli Studenti di Salerno