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Feneal Uil: Pensare a finanziamento raccordo Salerno Avellino più che a laurea honoris causa Bonanni

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E se invece di consegnare la laurea honoris causa a Raffaele Bonanni ci preoccupassimo dei finanziamenti persi per la riqualificazione della Salerno-Avellino, dello stanziamento per il progetto delle due stazioni ferroviarie nel campus (people mover), dei collegamenti tra l’Ateneo e la restante parte della provincia, della bretella della metropolitana per la Valle dell’Irno? Magari a Bonanni si potrà chiedere un aiuto per capire come mai  gli 88 milioni che erano destinati al prolungamento della metropolitana di Salerno dallo stadio Arechi fino a Pontecagnano furono poi assegnati al Mose di Venezia in una maxi operazione di scippo politico-istituzionale che ha sottratto centinaia di milioni al Sud per portarli al Nord in un sistema tangentizio e corrotto.

Forse, e lo diciamo da sindacalisti, invece di assegnare una laurea al segretario nazionale della Cisl, dopo aver intitolato anche una piazza del campus a un dirigente provinciale della stessa organizzazione sindacale, sarebbe stato opportuno promuovere una giornata di confronto e di discussione – stavolta sì con il ministro Giannini e perché no con lo stesso premier Renzi – per affrontare i temi delicati dell’Università e del sistema delle opere di tutta la Valle dell’Irno.  A questa iniziativa sarebbe stato opportuno invitare anche i sindaci del comprensorio, tra questi quelli rieletti o neoeletti, ai quali la Feneal Uil augura un’azione amministrativa decisa e innovativa, sperando che nella loro agenda possano inserire il lavoro e le infrastrutture tra le priorità del proprio territorio.

Manifestazioni come quella che andrà in scena lunedì prossimo all’Università  fanno invece arretrare, dal punto di vista politico e sociale, il nostro territorio e la nostra università a un sistema che era in auge solo negli anni della prima Repubblica: quando i potentati ricevevano onorificenze ovunque solo quale atto di omaggio e di servilismo.
Il sindacato stia dall’altra parte della scrivania: dalla parte di chi lotta e dei lavoratori, non ad ascoltare la laudatio del ministro prima della consegna di una laurea honoris causa.

 

Il Segretario Generale

Patrizia Spinelli

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