Di fronte a nulla ci si è fermati, abbiamo elevato il nostro grido di allarme per difendere il nostro ospedale con ogni mezzo, predisponendo valide alternative al piano ospedaliero della direzione dell’Asl, bussando a tutte le porte possibili e segnalando anche ai livelli più alti della politica i continui tagli e il gioco al massacro che si stava consumando nella piana del Sele. Noi ci siamo battuti e continueremo a farlo con forza, non possiamo accettare la mortificazione subita dal nostro nosocomio ed anche da quello di Battipaglia, dove, come ad Eboli, continuano a chiudere reparti. Non ci venga a dire il segretario Uil, Vito Sparano, che le istituzioni sono state dormienti; questa Amministrazione si è battuta, anche in solitudine. Pensi piuttosto a chi come lui ha consumato le proprie ginocchia per ringraziare Squillante.
Il piano ordito da Squillante e compagni era stato prestabilito ed è stato portato avanti calpestando il sacrosanto diritto dei cittadini ad una degna assistenza sanitaria. Non si tratta solo di una questione di campanile, seppure legittima; è innegabile la profonda rabbia di non vedere più nascere i nostri figli ad Eboli; tuttavia, al di là di questo, noi continuiamo sempre a chiederci come potrà Battipaglia da sola accogliere l’enorme mole di parti che vengono fatti ogni anno nella nostra città e in tutti i paesi limitrofi. Proprio oggi che viene scritta una delle pagine più tristi della sanità locale, ci ritorna alla mente quella vergognosa passerella tra i reparti preelettorale, dove, in preda al più becero trionfalismo, si annunciava fieri l’apertura dei reparti di oculistica e di urologia.
Ma a quale prezzo? Una ignobile messa in scena, si è consumata una vera e propria truffa politica, ordita solo per racimolare una manciata di voti alle europee e fallita miseramente. Ora in qualità di Sindaco di questa Città diffido Squillante ad andare avanti con il suo diabolico piano. Vadano tutti a casa, abbandonino le proprie comode poltrone in Provincia e in Regione, e per quanto riguarda i megafoni locali, i nostri consiglieri Cariello, Cardiello e Lenza, e il nostro senatore Franco Cardiello, ebbene essi non sono più degni di rappresentare i cittadini ebolitani”.
Comunicato ufficiale del Comune di Eboli