La minor movimentazione prevista – ha spiegato Stefano Cipolli, ricercatore Federconsumatori – è dovuta principalmente a due fattori: il primo riguarda una riduzione sia del numero che degli itinerari di navigazione, la seconda il minor numero di navi, spostate in aree extraeuropee dalle principali compagnie di mercato. Saranno 54 le compagnie di navigazione coinvolte nella nuova stagione (56 nel 2013) e 143 le navi da crociera (151 nel 2013). I porti presenti in 12 regioni italiane e coinvolti nell’attività crocieristica passano dai 63 del 2013 ai 70 nel 2014, nel rispetto delle normative legate al decreto “salva coste”.
La stagione crocieristica 2014 riconferma comunque l’Italia come la più importante destinazione europea nel settore delle crociere; il porto di Civitavecchia rimane il principale scalo crocieristico nazionale, con oltre 2,5 milioni di passeggeri stimati per la stagione 2014, e gestisce, assieme a Venezia e Napoli, oltre il 50% del traffico crocieristico italiano
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