Pietro era probabilmente un monaco eremita venuto in cerca di tranquillità e solitudine da qualche centro costiero della Sicilia o della Calabria, anche per sfuggire alle continue scorrerie dei saraceni, che nel corso del X secolo avevano invaso quelle regioni e causato un massiccio esodo di monaci greci. Cresciuto in seguito il numero degli anacoreti, richiamati dalla fama di santità di Giovanni, si rese necessaria la costruzione di un vero e proprio fabbricato.
Ma l’evoluzione in senso monastico del sito avvenne dopo il 1087, allorquando l’eremo venne concesso dal Duca Ruggero Borsa a Pietro Pappacarbone, abate del monastero benedettino della SS.ma Trinità di Cava dei Tirreni. Dell’antico complesso monastico rimangono oggi le tre chiesette sovrapposte, mentre il restante edificio è stato completamente trasformato per essere adibito a civile abitazione. Ricavato all’ombra di un grande antro roccioso naturale, a lato della provinciale che collega Salerno con Amalfi, prima della realizzazione della strada, doveva presentare le conformazioni di un insediamento rupestre .
Per quanto suggestivi siano i connotati architettonici ed ambientali del sito, i dipinti che lo decorano però costituiscono il dato di maggiore interesse. Essi rappresentano uno tra i più importanti gruppi di dipinti murali in Campania che ci siano pervenuti dal primo medioevo, tanto che alcuni di essi sono probabilmente i più antichi rimasti dell’epoca del ducato medievale amalfitano. Si tratta di tre diversi cicli pittorici, tutti medievali, ma eseguiti in tempi diversi, dislocati in altrettanti ambienti sovrapposti di destinazione cultuale. In seguito ai lavori di messa in sicurezza effettuati dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici e Etnoantropologici per le province di Salerno ed Avellino, il Comune di Maiori assicura la fruizione della visita al complesso monumentale di
S. MARIA DE OLEARIA
questa settimana il 20 giugno (ore 15.30 – 18.30) e 21 giugno (09.00 – 13.00) e successivamente fino al 31 ottobre p.v., secondo il seguente calendario:
mercoledì: ore 15.30 – 18.30
sabato: ore 09.00 – 13.00
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