Se nelle prossime ore sarà confermata la notizia che Facebook ha smesso di funzionare in modo simultaneo in tutte le aree del mondo, senza che vi fosse una gradualità che tenga conto dei fusi orari e delle diverse stazioni di ritrasmissione dei dati, si tratterà di un guasto davvero stupefacente e incredibile. Nei primissimi momenti del black out del più frequentato social network del mondo era semplicemente irraggiungibile, poi sulla schermata degli utenti è apparso un messaggio in americano che diceva ” qualcosa è andato male, rimedieremo il prima possibile; torna dopo”. In effetti, il down di Facebook è durato pochissimo e già dopo meno di mezz’ora il social network era nuovamente funzionante, ma questo non ha impedito l’immediata reazione delle testate e delle agenzie giornalistiche che hanno immediatamente dato la notizia.
Su Twitter, l’hashtag “#facebookdown ha avuto un rimbalzo tale che è salito in testa alle classifiche mondiali nel giro di m’pochi momenti. Insieme al guasto di Facebook si è avuta, insomma, una prova della frenesia della rete Internet per cui anche il temporaneo guasto di facebook diventa un fatto di rilevanza sociale mondiale che ha scatenato, forse per la prima volta al mondo, una reazione di panico virtuale collettivo.