Il Centro Funzionale Regionale ha emesso un avviso di criticità idrogeologica moderata per l’impatto che tali fenomeni potranno avere sul territorio. Si raccomanda alle autorità competenti (scrive la Protezione Civile), di approntare con tempestività le misure necessarie a prevenire e contrastare i fenomeni, in particolar modo nelle aree colpite dai fenomeni temporaleschi dei giorni scorsi, ove sono presenti, tuttora, situazioni di criticità. La Sala operativa della Protezione civile della Campania ha già attivato, in stretto raccordo con l’assessore delegato Edoardo Cosenza, i tecnici regionali competenti per il monitoraggio dei fenomeni attesi.
Ma che cos’è l’arcobaleno e come si forma? Si tratta di fenomeno ottico che si verifica quando i raggi del sole attraversano le gocce d’acqua in sospensione durante un rovescio di pioggia o, più frequentemente, durante un temporale. La visione dei colori è la conseguenza della dispersione e della rifrazione della luce solare contro le pareti delle gocce stesse. Viene visto come un arco multicolore, rosso al suo estremo esterno e viola al suo estremo interno. La sequenza completa dei colori è la seguente: rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco e violetto. In realtà i colori dell’arcobaleno sono sei, ma viene aggiunto l’indaco, che in realtà non è un colore e che è semplicemente una sfumatura del viola, semplicemente per arrivare al numero sette che, da sempre, è considerato più solenne ed è ormai diventata una tradizione.
Tante sono le leggende che da sempre ruotano intorno a questo spettacolare fenomeno. Non ci sono dubbi sul fatto che sia stato zio Paperone il primo ad arrivare alla base dell’arcobaleno, impossessandosi della mitica pentola colma di monete d’oro che notte tempo era lì stata nascosta, mentre dagli Indiani d’America apprendiamo che tra la terra e il cielo esiste un ponte, il “Ponte dell’arcobaleno”, ai cui piedi è collocato un luogo speciale in cui tutti gli animali che abbiamo amato in vita (cani, gatti, coniglietti) riacquistano, come per magia, la loro forma fisica perfetta se morti per malattia o la giovinezza se deceduti per vecchiaia. E per quelli abbandonati? Beh, anche loro hanno la possibilità di riscattarsi dalle crudeltà subite dagli uomini quando erano in vita, vivendo in un’oasi paradisiaca piena di erba profumata e fresca e di ruscelli che scorrono tra alberi e colline.