Il corteo organizzato dall’Unione Sindacale di Base è partito puntuale, alle 10:30, da Piazza Mancini. Numerose le organizzazioni che hanno aderito, in particolare AS.I. A. CASA, SLL, Movimento Disoccupati di Casoria, l’Associazione Immigrati di Napoli. I manifestanti hanno attraversato le vie centrali della città partenopea fino a raggiungere la Prefettura presso Piazza del Plebiscito. Qui alcuni dei responsabili sindacali hanno preso la parola spiegando le ragioni dello sciopero. La riforma della Pubblica Amministrazione attuata dal Governo Renzi non ha tra le priorità il miglioramento delle condizioni dei lavoratori, anzi esaspera una situazione già insostenibile.
L’istituzionalizzazione del precariato, una mobilità “selvaggia” e migliaia di esuberi sono le reali conseguenze che i lavoratori dovranno subire. Al contrario di quanto affermato dal Ministro Madia, poi, nel DEF 2014 si legge chiaramente che la parte economica dei contratti resterà bloccata fino al 2018. La privatizzazione dei servizi, inoltre, continua a servire gli interessi delle imprese piuttosto che quelli dei cittadini. Lo sciopero di oggi, dunque, si è fatto espressione del malcontento dei lavoratori pubblici rispetto a queste problematiche che Renzi e il suo Governo sembrano ignorare. L’USB Salerno, presente alla manifestazione, si dichiara soddisfatta del risultato ottenuto in termini di partecipazione.