“L’intelligenza che ha assemblato tutta questa storia è un’intelligenza locale che ha prodotto richiamo globale – ha detto – Ci rivolgiamo al mondo con il Festival, uno dei migliori d’Europa per qualità, stile e ricaduta internazionale, e con le attività della Fondazione. E lo facciamo con i grandi artisti e con la grande musica. Locale e globale è dunque al sintesi della nostra storia, della storia della Repubblica di Amalfi capace di proiettarsi al di fuori dei confini ristretti grazie alle intelligenze del posto”. Brunetta, accompagnato dal Segretario generale, Secondo Amalfitano e dal direttore artistico Stefano Valanzuolo, ha poi svelato le nuove forme del palcoscenico sospeso tra il cielo e il mare della Costiera e dove fino a settembre si svolgeranno i principali eventi in cartellone. “Quando lo vidi per la prima volta dissi: è bello. Ma ha un difetto: le linee rette. Memore della lezione di Niemeyer, per il quale il mondo si basa su un orizzonte curvo, pensai che era giusto modificarne le forme. Dopo qualche anno siamo riusciti ad attuare questo cambiamento che ben si sposa con le linee morbide della Costiera, della vita e anche della femminilità. Il nostro palco oggi abbraccia l’orizzonte avvolgendolo”. www.ravellofestival.com. Per info e prenotazioni 089.858422, boxoffice@
Il Ravello Festival riparte nel segno dell’internazionalità. Brunetta inaugura la mostra “Viaggio in Italia”
Riparte il Ravello Festival. Riparte quest’anno nel solco del “Sud”, filo conduttore che accompagnerà la programmazione distribuita da giugno fino a settembre. Il taglio del nastro della nuova edizione è coinciso con il vernissage di una delle due mostre allestite nelle sale superiori di Villa Rufolo. Ovvero quella dell’artista cinese Wang Guangyi curata da Demetrio Paparoni il cui carattere di novità aggiunge prestigio all’offerta, già molto ricca e articolata, del Ravello Festival, esaltandone la dimensione internazionale e confermandone la vocazione all’eccellenza nel settore delle arti visive, come in quelli della musica e della danza. E proprio di internazionalità ma soprattutto della sintonia tra dimensione locale e globale ha parlato il presidente della Fondazione Ravello, Renato Brunetta, in occasione dell’apertura del Festival.
Commenta