Tante le sfide affrontate e vinte dal centrocampista salernitano che però non ha mai indossato la maglia granata. Sarà possibile vederlo in futuro all’Arechi?
“Credo sia un po’ difficile. Voglio bene a Salerno e di conseguenza alla Salernitana. Meglio puntare su giocatori giovani che hanno tanti anni davanti. Ho un altro anno di contratto con il Palermo e se Dio vuole farò il mio quindicesimo anno di Serie A quest’anno. Vedremo il da farsi ma sarà difficile”
Una Salernitana guidata dai patron Lotito-Mezzaroma, allenata da Mario Somma e diretta da Fabiani. Quali sono i presupposti per la nuova stagione?
“I presupposti penso siano sempre gli stessi. Aldilà degli allenatori, dei dirigenti, dei calciatori che vanno e vengono, l’importante è il progetto. Un progetto che formi la società. Meglio fare un progetto che porta la crescita della società anno dopo anno che fare avanti e indietro dalla serie C alla B in un anno. Salerno è una città stanca di fare questo. Penso a Udinese e Chievo che fanno progetti seri. A Salerno c’è grande entusiasmo, grande tifoseria. Ma di progetti davvero pochi e al giorno d’oggi realmente non ne vedo uno concreto.”
La scorsa stagione, dopo due promozioni consecutive, la Salernitana ha raggiunto il nono posto e si è qualificata con fatica ai play-off, con l’eliminazione al primo turno. Ora, l’anno prossimo sarà dura puntare alla promozione?
“Sarà più difficile, non è detto che si debba vincere sempre perché ti chiami Salernitana e il tuo presidente ha una società in Serie A. Quando parlo di progetto, parlo anche di una società che abbia un centro sportivo dove allenarsi: non è possibile che la Salernitana negli anni non abbia avuto una base organizzativa solida.”
tratto da Salernogranata.it