“I tagli strutturali sulla sicurezza che l’Italia sta realizzando – ha precisato Cirielli- rischiano di penalizzare fortemente la sua presenza quando si devono affrontare le gravi emergenze di sicurezza e stabilità che riguardano l’Egitto e la Libia, su cui le responsabilità dei nostri partner giocano un ruolo di straordinaria rilevanza”.
“Sul fronte della politica economica- ha aggiunto Cirielli- siamo contenti che si voglia allentare l’idea rigorista del patto di stabilità. Anche perché molti fondi europei non si spendono spesso non soltanto a causa della burocrazia ma perché le Regioni non possono impegnare i fondi per non sforare il patto di stabilità. Un meccanismo che in realtà, a nostro parere, è servito solo ad alimentare gli interessi delle banche tesoriere”.
“Infine- ha concluso Cirielli- dobbiamo dedicarci con forza ed energia alla liberazione dei nostri marò, due grandi italiani costretti in India da oltre due anni con grave violazione dei diritti umani”.