La notizia del peggioramento di Esposito è arrivata in giornata. In un primo momento si era pensato al peggio. “Ciro è morto”, aveva battuto l’agenzia di stampa LaPresse, subito smentita dalla famiglia, indignata: “Ciro non è morto, il suo cuore batte ancora”, ha chiarito il fratello Michele. “E’ ancora vivo, anche se in coma irreversibile”, ha spiegato lo zio, Vincenzo Esposito. Già da parecchie ore, peraltro, fonti della Questura davano Esposito come “clinicamente morto” dopo che dal policlinico romano Agostino Gemelli avevano sottolineato stamani come la situazione fosse precipitata.
Intanto, la polizia ha deciso di intensificare la vigilanza alla barriera sud di Roma, alla stazione Termini, davanti al policlinico Gemelli e nelle zone dove sono stati allestiti i maxischermi in città. Si è diffusa la notizia che alcuni ultras napoletani vorrebbero partire in giornata per raggiungere la capitale. La famiglia ha chiesto però di evitare raduni presso la loro abitazione
Fonte Repubblica.it
ANCHE DAI TIFOSI DELLA SALERNITANA CI FU’ L’INCORAGGIAMENTO ALL’ULTRAS DEL NAPOLI. Ciro, non mollare”, così c’era scritto sullo striscione esposto allo stadio Matusa di Frosinone dai tifosi della Salernitana in trasferta per assistere alla partita di play-off. Un gesto lodevole quindi da parte dei sostenitori salernitani, che sta a significare che le vicende umane superano quella che è l’aspra rivalità sportiva tra i granata e i supporter del Napoli.
IL SINDACO DE LUCA SU FACEBOOK. “Preghiamo per Ciro Esposito, la sua famiglia, i suoi amici. La madre è una donna straordinaria. Ascoltino tutti il suo appello: mai più violenza!!!”