Questi i fatti accaduti poco prima presso la gioielleria: un uomo, sceso da un’autovettura, armato di pistola, era entrato all’interno del negozio ed aveva minacciato i due titolari, fratello e sorella, intimandogli di consegnargli un pacco contenente catenine, braccialetti d’oro ed oggetti preziosi che i due gestori stavano mostrando ad un altro cliente che era da poco entrato nell’esercizio commerciale.
Con prontezza d’animo la sorella del gestore si rinchiudeva nel caveau con il pacco contenente gli oggetti preziosi onde evitare che il rapinatore se ne impossessasse e di fronte a tale reazione, dopo un’ulteriore minaccia, il malfattore desisteva dal portare a compimento il reato ed usciva dall’esercizio commerciale, allontanandosi a piedi per un tratto di strada per poi salire a bordo di un’autovettura, alla cui guida c’era un complice, di cui il titolare della gioielleria forniva la marca ed il modello.
L’immediato intervento di un equipaggio della Sezione Volanti della Questura ha consentito di bloccare l’autovettura a bordo della quale i poliziotti hanno trovato solo uno dei due complici, il conducente, mentre del passeggero, autore materiale del tentativo di rapina, non c’era traccia.
L’uomo è stato identificato per A. D.N., salernitano, di anni 40, già noto alle forze dell’ordine per diversi precedenti, in particolare per detenzione e spaccio di droga, ed arrestato perché ritenuto responsabile, in concorso, di tentata rapina. Sono in corso indagini per identificare l’altro complice, autore materiale del tentativo di rapina.
La stragrande maggioranza ritorna a delinquere. E la “fuoriuscita” dalle carceri non farà che aggravare la situazione. Ci vuole la certezza della pena. Altrimenti siamo fritti (strano, sento l’odore dell’olio che schioppetta !!!!!)
Giuseppe pensa a stare in cilento con la tua mentalità da paisanotto!!!
e non fare di tutt’erba un fascio!!!
Queste cose non devono succedere,prima o poi chi sbaglia paga!!!