Quest’anno la manifestazione intende premiare le “quota rosa” del jazz made in Italy.
Tre gli eventi in cartellone: il 27 luglio si parte con il trio Mirabassi (clarinetto), Pietropaoli (contrabbasso), Mannutza (pianoforte); il 2 agosto è invece la volta del duo composto da Rita Marcotulli (pianoforte) e Luciano Biondini (fisarmonica); si chiude il 3 con lo spettacolo ispirato alla beat generation, “The beat goes on”, proposto dall’Elisabetta Antonini Quintet.
Il festival è organizzato da Palmira Congiusti e Paola Grosso, coadiuvati e sostenuti dal supporto organizzativo dell’associazione “Officine Creative – Luigi Sainato” e con il patrocinio del Comune di Sapri.
SITO UFFICIALE: www.saprijazzwaves.it
Officine Creative – Luigi Sainato: https://www.facebook.com/groups/108964605790472/?fref=ts
CARTELLONE
Sabato 27/07/2014 (ore 22:00, giardini Scuola Elementare in via Crispi – Sapri)
MIRABASSI / PIETROPAOLI / MANNUTZA
Gabriele Mirabassi: clarinetto
Enzo Pietropaoli: contrabbasso
Luca Mannutza: pianoforte
La collaborazione tra Gabriele Mirabassi ed Enzo Pietropaoli risale a più di venti anni fa, da allora si sono sempre “cercati” con una certa regolarità condividendo sia importanti lavori discografici che i palcoscenici di varie parti del mondo. Da alcuni anni Gabriele Mirabassi svolge la sua attività professionale prevalentemente in Brasile, dove è diventato una vera autorità in campo musicale, sia concertistico che didattico.
In questo significativo incontro, fra Mirabbassi e Pietropaoli, trova spazio sia il comune amore per la musica latina, che per il jazz in senso lato, due correnti musicali tra le più rappresentative del XX secolo che s’intrecciano nel loro originale fare musica a tutto tondo.
Enzo Pietropaoli, contrabbassista versatile per antonomasia, dialoga amabilmente con Gabriele Mirabassi, attraverso un affiatamento e una sintonia non comuni che permette il prodursi di un interplay fluido, omogeneo, coinvolgente, al pari di un solo strumento.
A completare il trio si annovera la prestigiosa presenza di Luca Mannutza, pianista tra i più apprezzati della scena jazz italiana, in grado di valorizzare ritmo, melodia, armonia, che sono propri della musica brasiliana contemporanea.
Sabato 2/08/2014 (ore 22:00, giardini Scuola Elementare in via Crispi – Sapri)
RITA MARCOTULLI & LUCIANO BIONDINI
Rita Marcotulli: pianoforte
Luciano Biondini: fisarmonica
La pianista Rita Marcotulli e il fisarmonicista Luciano Biondini appartengono a quel nugolo di artisti che, senza ombra di dubbio, sono dotati di una grande abilità tecnico-strumentale e una coinvolgente sensibilità linguistica. La loro collaborazione, sebbene non risalga a molto tempo addietro, si fonda su di una comune visione musicale che, a partire dal lavoro “The woman next door – Omaggio a François Truffaut” della pianista romana, li vede insieme nel più recente “Variazioni su tema” in compagnia del sassofonista argentino Javier Girotto.
L’elegante tocco pianistico della Marcotulli e il funnambolico e virtuosistico approccio jazzistico di Biondini s’incontrano, s’intrecciano e si confrontano in un serrato interplay a due voci che, ricolmo delle molteplici esperienze pregresse di entrambi, confluisce in un condiviso amore per la musica, che permette loro di personalizzare ogni tipo di struttura eseguita.
Per questo, partendo da simili presupposti è facile prevedere che il concerto si trasformi in un evento, capace di esaltare il piacere del suonare insieme al solo scopo di offrire al pubblico la “musica” che amano.
Domenica 03/08/2014 (ore 22:00, giardini Scuola Elementare in via Crispi – Sapri)
ELISABETTA ANTONINI QUINTET
“The Beat Goes On”
ELISABETTA ANTONINI: voce ed effetti, arrangiamenti e composizioni
FRANCESCO BEARZATTI: sassofono tenore e clarinetto basso
LUCA MANNUTZA: pianoforte
PAOLINO DALLA PORTA: contrabbasso
MARCELLO DI LEONARDO: batteria
“The Beat Goes On” è un omaggio alla Beat Generation, il movimento poetico e letterario che si è sviluppato negli Stati Uniti a partire dagli anni ’50 e che vede in Jack Kerouac, Allen Ginsberg, William Burroughs, Gregory Corso e Lawrence Ferlinghetti i suoi autori di riferimento.
I “beat”, studenti universitari, poeti e scrittori, avidi di cultura e di esperienze, dediti ad incessanti speculazioni filosofiche e al misticismo indotto da droghe e alcol, coltivavano il mito del viaggio, della vita sulla strada come scoperta di se stessi, professavano il sesso libero da pregiudizi e il valore dell’autenticità, dei diritti umani e della coscienza collettiva.
Elisabetta Antonimi, in questo ambizioso progetto condiviso con Francesco Bearzatti, Luca Mannutza, Paolino Dalla Porta e Marcello Di Leonardo, racconta e ripercorre musicalmente gli scenari e i sogni di questa generazione di visionari,realizzando un “concept album” interamente pensato sulle voci e le parole dei poeti beat. Il filo conduttore del progetto si fonda su di un materiale musicale vario ed originale che passa dal jazz di Thelonious Monk al folk di Bob Dylan, dove trovano spazio sonorità elettroniche e sintetiche, composizioni dai chiari tratti melodici, alcuni jazz tunes di energico bebop e momenti di improvvisazione collettiva di ampio respiro che lasciano il passo a fasi più squisitamente liriche in brani a prevalente firma della talentuosa cantante e compositrice romana.