L’anno seguente, alla Lucchese, in Prima Divisione, conferma di essere attaccante estremamente prolifico (13 gol in 28 gare), ma anche di essere cresciuto sotto il profilo tattico e di poter aiutare i compagni a trovare a loro volta la via della rete. Il 2011/2012 è l’anno del grande salto in Serie B: Marotta firma un contratto pluriennale per il Bari e si confronta con la cadetteria con alterne fortune (3 gol in 18 partite) ma a gennaio viene mandato in prestito in Prima Divisione allo Spezia (dove segna 3 gol in 12 gare). L’anno seguente, Marotta si trasferisce (ancora in prestito) a Benevento, dove per problemi fisici non gioca tantissimo: il napoletano riesce a scendere in campo solo 13 volte e segna 3 reti, ma ogni volta che viene chiamato in causa dà l’anima e per questo entra nel cuore dei tifosi sanniti. Nel 2012/2013 ha una nuova chance importante: la Cremonese vuole vincere il campionato e punta sui suoi gol, ma alcune incomprensioni con la proprietà e con lo staff tecnico lo rendono nervoso, soprattutto nella seconda metà di stagione (Marotta chiude con 4 gol in 14 partite). Dopo essere tornato al Bari, col quale nell’avvio dello scorso campionato di Serie B scende in campo in 9 circostanze segnando pure una rete, Marotta a gennaio ha accettato il trasferimento a Grosseto, segnalandosi tra gli attaccanti maggiormente in grado di spostare gli equilibri.