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Ultrà Roma, originario di Salerno fa condoglianze a famiglia Ciro Esposito

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“Di fronte alla tragedia della morte di Ciro Esposito, la prima cosa da sottolineare è la figura di una madre che, ancora in queste ore, sta chiedendo che nessuno sporchi la memoria di suo figlio con atti di violenza o di vendetta. Resta, poi, il fatto in sé, che è di una gravità enorme. Davvero possiamo vivere una partita di calcio come una guerra? Davvero vogliamo continuare a far finta che atti di violenza, più o meno organizzata, siano sentimenti di appartenenza e di identità”. Lo ha scritto il Sindaco De Luca sul suo profilo facebook aggiungendo: “Un conto è la passione sportiva, altro è fare degli stadi una terra di nessuno dove si può fare ciò che si vuole. E non è possibile che ogni domenica si debbano spendere risorse dello Stato per mandare migliaia di poliziotti a fare la guardia ai delinquenti.

Altri paesi, come l’Inghilterra, hanno estirpato il problema alla radice. Bisogna arrivare a metodi di repressione efficace: chi è delinquente va messo in galera un minuto dopo. Se vogliamo onorare la memoria di questo ragazzo e trarre una lezione da questa tragedia, dobbiamo veramente deciderci a voltare pagina: mai più tollerare la violenza, perché non è ammissibile che un ragazzo muoia per andare a vedere una partita. Sono orgoglioso della tifoseria salernitana per il gesto di affetto che ha compiuto. Mi auguro che i nostri tifosi vogliano aprire un dialogo e instaurare rapporti di amicizia con la tifoseria napoletana e con tutte le tifoserie d’Italia”

Ultrà Roma fa condoglianze a famiglia di Ciro Esposito. Un ultrà della Roma è venuto all’obitorio in Piazzale del Verano “per fare le condoglianze alla mamma di Ciro – ha spiegato – perché una cosa come questa non può succedere”. L’uomo, Ermanno Antonini, 45 anni, ultrà della Roma da decenni, è in attesa dell’uscita del feretro di Ciro Esposito in mezzo ai cronisti. “Conosco Daniele De Santis e se ha fatto questa cazzata enorme è giusto che paghi – ha detto Antonini -. Un ragazzo non può morire per il calcio. Ma se non cambiano le cose succederà ancora”.

L’ultrà della Roma non é poi riuscito a parlare con la madre di Ciro Esposito, che assieme al padre e all’altro figlio Michele é andata via da un ingresso secondario dell’obitorio. Il tifoso giallorosso é stato avvicinato davanti all’Istituto di Medicina legale da un giovane sostenitore del Napoli, Aurelio Gallotto, e i due si sono abbracciati davanti alle telecamere. “Sono qui per rispetto a un ragazzo che se ne è andato via per seguire la sua squadra del cuore”, ha detto Gallotto, originario di Salerno e nella capitale da tre anni. I due tifosi hanno detto di non credere che ci sarà ora una guerra tra ultrà della Roma e del Napoli.

Ultrà: avvocato Pisani, pace e serenità sul volto di Ciro. “C’era pace e serenità sul viso di Ciro, in perfetta sintonia con le parole di compostezza e speranza pronunciate dalla madre”. Lo ha detto l’avvocato Angelo Pisani, uno dei tre legali della famiglia di Ciro Esposito, che ha avuto la possibilità di vedere il giovane tifoso spirato all’alba di ieri in ospedale, dopo oltre 50 giorni di agonia, poco prima che iniziasse l’esame autoptico.

Ultrà: fidanzata Ciro, subito giustizia per farlo rivivere. “Fate tutto ciò che potete affinchè Ciro possa continuare a vivere attraverso una giustizia immediata”. E’ l’appello della fidanzata di Ciro Esposito, Simona Rainone, riferito da uno dei legali della famiglia del giovane tifoso ucciso, Damiano De Rosa.

Ultrà: causa morte Esposito è stata lacerazione polmone. Il proiettile che ha raggiunto alla schiena Ciro Esposito ha lacerato un polmone e si è fermato nella quinta vertebra. E’ stato accertato oggi dall’autopsia. Causa della morte dunque la lacerazione del polmone che ha portato ad un collasso multifunzionale progressivo.

Ultrà:Malagò da parenti Ciro,ora borsa studio in sua memoria. Una borsa di studio intitolata alla memoria di Ciro Esposito. E’ questo l’omaggio promesso dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, oggi durante una visita ai familiari del tifoso napoletano morto ieri in conseguenza degli incidenti avvenuti il giorno della finale di coppa Italia. Malagò domani sarà a Napoli e terrà un’orazione al funerale del giovane, che si svolgerà con rito evangelico.

Ultrà:avvocato De Santis,esamineremo audio dopo acquisizione. “Esamineremo l’audio nel momento in cui entrerà a far parte degli atti del fascicolo del pubblico ministero. Lo valuteremo e faremo le nostre considerazioni”. Così l’avvocato di Daniele De Santis, Tommaso Politi, commenta la possibilità di chiedere una perizia sul file audio nel quale si sentirebbe la voce di Ciro Esposito accusare proprio De Santis di avergli sparato prima della finale di coppa Italia a Roma. Il legale, che assiste insieme con Michele D’Urso il tifoso romanista accusato di omicidio volontario, sottolinea di non essere riuscito ad incontrare il proprio assistito.

“Ieri l’abbiamo mancato per una decina di minuti – ricorda -. Mentre noi arrivavamo in carcere, lui veniva trasferito a Viterbo”. Politi, infatti, ricorda che “la situazione di De Santis è grave: ha fratture ovunque, ha avuto sei coltellate e un rischio cancrena alla gamba”. “Tutte le occasioni in cui siamo riusciti a vedere De Santis – sottolinea – sono state straordinarie, nel senso che non siamo mai stati da soli con lui. Lo abbiamo visto in carcere con il personale di polizia penitenziaria in una zona normalmente inibita agli avvocati perché era barellato. Così anche in ospedale. Lunedì dovrebbe terminare il drenaggio dell’infezione alla gamba e allora potremo cominciare a parlare dei fatti riservatamente, come fanno gli avvocati con i propri clienti”. “La nostra linea – conclude Politi – è quella del riserbo e del rigore anche per rispetto alla morte del ragazzo napoletano. Preferiamo fare il processo nelle sedi opportune”.

Ultrà: Ciro; applauso mentre bara entra in camera ardente. “Forza, battete le mani”: un lungo applauso ha interrotto il silenzio della camera ardente allestita per Ciro a Scampia, quando è entrata la bara. Ad accompagnare il feretro i suoi genitori. Parenti e amici stanno abbracciando i familiari di Ciro. Il corteo è passato anche in via Ghisleri dove si trova l’autolavaggio nel quale lavorava Ciro. Prima di arrivare a Scampia, il corteo ha fatto una sosta al cimitero di Miano per ricomporre la salma dopo il lungo viaggio che ha riportato Ciro a casa da Roma.

Ultrà: card.Sepe, la morte di Ciro è la morte di tutti. La scomparsa di Ciro Esposito è “la morte non solo di un giovane ma di tutti, perché chi crede negli ideali si sente mortificato da questi eventi”. Lo ha detto l’arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe. “Si tratta – ha spiegato Sepe – di un episodio di una gravità unica, senza alcuna logica. Siamo di fronte alla violenza fine a se stessa contro un giovane che va a divertirsi per vedere la sua squadra. Ma questo è l’assurdo a cui si arriva quando si perdono i valori”. (ANSA).

Ultrà: per Ciro una bimba lascia una bandiera del Napoli. Sono tante le corone di fiori che sono già arrivate alla camera ardente per Ciro Esposito, allestita nell’Auditorium a Scampia. Tra queste quella del Comune di Napoli insieme con il gonfalone. Una bambina ha lasciato all’interno anche una bandiera del Napoli. Tra le corone quella degli ultrà del Catania, che già stamane hanno fatto trovare la sciarpa della squadra davanti all’autolavaggio e quelle dei Club dei sostenitori del Napoli.

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