– Strutture Ospedaliere quali Pronto Soccorso Attivo (PSA) , DEA 1° livello e DEA di 2° livello, che si differenziano in relazione alla loro complessità, sia per la tipologia delle Unità Operative attivate in ogni Presidio Ospedaliero e sia per il sistema di gestione delle Urgenze, mediche e chirurgiche.
– Stazioni che provvedono all’assistenza in emergenza a livello del territorio, SAUT e PSAUT che pure si differenziano per la complessità della organizzazione.
– Servizio Trasporto Infermi (STI) organizzato con:
1) autoambulanze di tipo A, corredate da apparecchiature elettromedicali e strumentali che consentono un’assistenza altamente qualificata e con personale di bordo specializzato (Rianimatore);
2) autoambulanze di tipo B che possono essere eventualmente medicalizzate, sistemate in tutto il territorio dell’ASL tenendo conto delle caratteristiche della viabilità e dei tempi di percorrenza per raggiungere, in tempi stabiliti, le stazioni SAUT e quelle Ospedaliere.
Ciò premesso si evidenzia che molteplici fattori debbono considerarsi nella organizzazione e modulazione di ogni struttura dedicata all’ Assistenza Sanitaria e soprattutto a quelle per l’ Emergenza Urgenza. Tra questi va sicuramente valutato il carico di lavoro oltre alla complessità delle prestazioni che vengono effettuate presso ogni postazione. Ne consegue che gli investimenti di personale e, comunque, di risorse debbono essere precisamente orientati dove la domanda dell’utenza impone di garantire risposte adeguate e qualificate.
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Ogni struttura sanitaria, sia essa Ospedaliera o Territoriale cosi come i Presidi mobili, debbono organizzarsi tenendo conto della mission ad ognuna affidata, nel rispetto dei Piani Ospedalieri Regionali ai quali l’Azienda deve uniformarsi, considerando le necessità rilevate sul territorio, mediante la predisposizione degli Atti Aziendali.
Certamente “il più è meglio del meno”, ma non è su questo principio che si organizzano le strutture sanitarie. Indubbiamente i provvedimenti adottati non sono dettati dalla mera necessità di risparmio ma dall’obbligo di modulare attentamente le risorse nel rispetto di precisi obiettivi affidati alla Direzione Generale dalla Regione Campania.
Chi ha la responsabilità di governo dell’intera Azienda Sanitaria deve orientare prioritariamente l’attenzione alle necessità riscontrate attraverso una attenta analisi dei bisogni tralasciando di considerare richieste che scaturiscono da esigenze di Campanile o che sono dettate dall’ambizione di chi , coinvolto nella gestione della cosa pubblica, rischia di perdere la visione d’insieme.