Domani sera, alle ore 19, si svolgerà una manifestazione a difesa dell’ospedale di Eboli; il Sindaco ha invitato tutta la cittadinanza a partecipare, per far sentire la propria voce ed opporsi alle decisioni assunte dalla direzione generale dell’Asl.
La comunità ebolitana è in grande fermento per la chiusura dei reparti di ostetricia e di pediatria del nosocomio cittadino, tanto è stato scritto e detto in queste ore, ignorando, talvolta i fatti, i documenti e quanto nel tempo è stato compiuto per difendere il diritto dei cittadini ad avere una degna assistenza sanitaria.
A riguardo interviene il Sindaco di Eboli Martino Melchionda: “Il decreto 49 del 2010, di cui tanto si parla, ha previsto la creazione dell’ospedale unico della Valle del Sele, in cui sarebbero confluite le utenze afferenti ai plessi di Eboli, Battipaglia, Oliveto Citra, Roccadaspide.
Tale ospedale doveva sorgere qui ad Eboli, in località Acquarita, una struttura nuova e funzionale nella nostra città, e tale determinazione, ovviamente, incontrò tutta la mia approvazione e quella dell’Amministrazione Comunale, approvazione espressa in sede di consiglio comunale.
In particolare, nell’ottobre del 2008, l’assise approvò la delibera n. 86 che affermava con chiarezza l’indirizzo politico dell’Amministrazione, ovvero quello di impedire tagli o accorpamenti indiscriminati ed ingiustificati di qualsiasi reparto dell’ospedale di Eboli e di preservarne l’integrità, la produttività ed il suo potenziamento.
Nulla, insomma, andava toccato prima che venisse costruito l’ospedale unico.
Tale volontà è stata ribadita nel 2010 – con delibera n. 22 del 4 giugno – e nel 2011 – con delibera n. 75 del 29 novembre – quando in sede di Consiglio Comunale, l’assise riaffermò la necessità di evitare qualsiasi tipo di riduzione o accorpamento del presidio di Eboli, sempre nelle more della realizzazione dell’ospedale unico.
Con il successivo decreto 82 del 2013, il Commissario alla Sanità della Regione Campania Stefano Caldoro ha deciso di non costruire più l’ospedale unico ed ha prescritto all’Asl Salerno la redazione di un accorpamento dei presidi ospedalieri di Eboli e Battipaglia.
E qui la situazione precipita. Il Direttore Generale Squillante ha presentato il suo piano ospedaliero, incontrando sin da subito tutto il nostro dissenso.
Il piano offende e mortifica il nostro territorio, non rispetta, innanzitutto, lo standard minimo di posti letto per abitante previsto dal decreto Balduzzi : 3 posti letto per 1000 abitanti .
Nella Valle del Sele si regista la percentuale più bassa in Italia: 1,32.
Immediatamente abbiamo chiesto all’Asl un intervento di riequilibrio territoriale.
Insieme all’allora commissario prefettizio di Battipaglia Mario Ruffo, abbiamo presentato a Squillante – prima che ufficializzasse il suo progetto sanitario – una proposta di riorganizzazione dei due rispettivi presidi, che prevedeva il mantenimento delle attività di urgenza – decisione suffragata dal numero di accessi al pronto soccorso – la riduzione dei posti letto delle attività di elezione, il potenziamento dell’emodinamica ad Eboli e soprattutto il mantenimento di ostetricia, pediatria e ginecologia in entrambi i plessi.
Dunque, un piano sanitario che salvaguardava tutti i posti dell’emergenza e realizzava un significativo risparmio con la contrazione dei posti di elezione.
La nostra proposta è stata ignorata.
Insieme ai sindaci del comprensorio – Battipaglia, Oliveto Citra e Roccadaspide – abbiamo chiesto un incontro a Caldoro, per esprimere la nostra seria preoccupazione per la salute dei cittadini. Ma anche qui nessuna risposta.
Non ci siamo fermati: ho scritto a tutte le istituzioni che potevano intervenire, finanche al ministro della Salute Lorenzin, che non ha mai risposto. Ho messo all’attenzione di alcuni senatori e deputati la problematica che è divenuta oggetto di interrogazioni parlamentari. Ho anche convocato una assemblea cittadina in aula consiliare lo scorso 17 marzo, e ho ottenuto di essere ascoltato dalla V commissione regionale per la sanità.
Insieme all’intera amministrazione abbiamo combattuto con tutte le nostre forze contro il commissariamento del nostro ospedale, chiedendo in sede di consiglio comunale dello scorso 21 dicembre 2013 che terminasse subito, perché a rischio era la salute dei cittadini.
In quella sede, abbiamo riaffermato – con delibera n. 88 del 21.12.2014 – anche l’esigenza che venisse rivisto il decreto 82 nella parte in cui definisce non prioritaria la realizzazione dell’Ospedale unico della Valle del Sele; abbiamo ribadito la necessità di una più equilibrata riorganizzazione dei livelli di assistenza sanitaria; abbiamo riaffermato la validità della proposta di razionalizzazione tra gli ospedali di Eboli e Battipaglia.
Questa delibera, che ha espresso ancora una volta la strenua difesa del nostro ospedale , è stata approvata dall’intera maggioranza e da una parte responsabile dell’opposizione.
Chi ha votato contro questa delibera ha bocciato, tra le altre cose, anche la nostra proposta di accorpamento funzionale con Battipaglia che prevedeva esplicitamente il mantenimento in entrambi i presidi di ostetricia, pediatria e ginecologia.
Ricordo anche che questo consiglio comunale, convocato qualche giorno prima, non si è subito svolto a causa della scelta di alcuni esponenti dell’opposizione di far venir meno il numero legale.
Ora, consentitemi di esprimere profondo sdegno verso un atteggiamento ormai radicato in una parte dell’opposizione. Pur di attaccare questa amministrazione ed il suo sindaco si finisce per disinformare i cittadini, e per scomporre una comunità, che ora più che mai ha bisogno di mostrarsi unita. Questo non fa altro che danneggiare tutti.
Rispetto ma non condivido la posizione di chi – seppur in solitudine – sostiene fino in fondo il piano di Squillante, ritenendolo giusto.
Tuttavia, trovo scorretto affermare che solo ora questa amministrazione si sta occupando di sanità. I fatti, e non le chiacchiere, dimostrano il contrario.
La manifestazione di domenica altro non è che l’estremo ed ulteriore tentativo di far sentire ancora una volta il nostro profondo disaccordo, nella speranza che la voce del popolo, affiancata dalle istituzioni, possa restituire la nostra seria preoccupazione e far rivedere la posizione dell’Asl.
Ora è tempo di abbandonare le polemiche e di unirci tutti, maggioranza e opposizione, per difendere il sacrosanto diritto dei cittadini ad avere una adeguata assistenza sanitaria”.
A riguardo interviene anche il consigliere comunale di Eboli Libera Mario Di Donato: “La manifestazione di domani sera ricopre grande importanza. All’indomani dell’incontro con Squillante a Salerno che ci ha ricevuti, insieme ad una rappresentanza di cittadini ebolitani, soltanto dopo lunghe ore e senza fornirci alcuna risposta convincente, è necessario che Eboli faccia sentire con forza la propria voce.
E’ altrettanto utile ribadire agli ebolitani che questa Amministrazione e le forze politiche che la sostengono combattono da anni per difendere il nosocomio cittadino ed impedire alle destre che governano la sanità di strapparci reparti che ricoprono un ruolo fondamentale per la salute dei cittadini.
In particolare, la difesa dei reparti di ostetricia e pediatria è una battaglia che portiamo avanti da tempo con coerenza e determinazione.
Nel consiglio comunale del dicembre 2013, approvando la nostra proposta di accorpamento funzionale tra Eboli e Battipaglia, abbiamo, nei fatti, preso una posizione chiara: ostetricia e pediatria devono restare in entrambi i plessi. In ballo c’è la salute delle donne, delle mamme e dei bambini.
Chi oggi parla e tenta di dividere l’opinione pubblica per mere ragioni di parte, quel giorno votò contro quel provvedimento e quindi contro la propria città: questo è bene che si sappia.
Prima ha sabotato il consiglio comunale impedendo che si riunisse in prima convocazione, poi nella successiva discussione ha anche espresso parere sfavorevole rispetto ad una delibera che difende il nostro ospedale.
Noi domani sera saremo presenti alla manifestazione, e dovrebbero esserci tutti.
Combattiamo per il nostro ospedale e i rappresentanti della politica locale, anche quelli dell’opposizione, non dovrebbero sottrarsi a questa battaglia a sostegno della salute dei nostri concittadini”.
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