Grassi spiega alcuni retroscena: “L’anno scorso mi hanno cercato da febbraio e quando una società insiste con mesi d’anticipo e ti mette al centro di un progetto, vuol dire che sei importante. Ho accettato entusiasta, Perrone mi voleva a tutti i costi, ero un suo pupillo. Andò via e Susini non è che mi abbia trattato benissimo. Arrivò Sanderra e mi ritrovati a giocare a centrocampo, chiesi di cambiare aria. Adesso c’è una persona esperta come Fabiani e c’è Somma, bravo, esperto, ma credo che non sappia neppure chi sia io, lui ha allenato in categorie più importanti”. Nel modulo del tecnico pontino uno come Grassi di certo non sfigurerebbe: “Il 4-2-3-1 l’ho fatto solo da giovane, nel prosieguo sempre 3-5-2 o 4-3-1-2. Sono abituato a giocare dietro la prima punta, mi esprimo al meglio se parto centrale e posso andare al gol. Non so quale sia il calciatore ideale per Somma da trequartista alle spalle del vertice, cioè se deve essere più una seconda punta o più una mezzala”
Fonte La Citta di Salerno