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La bruciatura di sterpaglie agricole non è reato, Coldiretti Salerno scrive ai sindaci

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Bruciare residui di potatura non è più un reato. Per lungo tempo la bruciatura delle sterpaglie per ripulire i campi agricoli era considerato reato al pari di qualsiasi azione incendiaria. Coldiretti Salerno esprime soddisfazione per la norma che, di fatto, mette fine al divieto – e alle conseguenti sanzioni – di bruciatura in loco dei residui vegetali derivanti dalle normali pratiche agricole connesse alla gestione del fondo: residui di potatura, ramaglie, erba e sterpaglie. Un divieto che, iniziato nel 2013, ha creato diversi problemi di gestione agli agricoltori alle prese con lo smaltimento degli scarti vegetali prodotti ordinariamente. Adesso Coldiretti Salerno – in una lettera a firma del presidente Vittorio Sangiorgio e del direttore Salvatore Loffreda – chiede ai sindaci l’immediata attuazione della norma, attraverso le ordinanze per disciplinare a livello locale le corrette modalità di gestione di tali attività. Coldiretti Salerno ha comunque già provveduto ad inviare ai Comuni una lettera per sollecitare la pronta attuazione della norma. 

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