Un po’ come era successo a Roma qualche mese fa, quando Reja denunciò che “nessuno vuole trasferirsi alla Lazio” (salvo poi essere costretto a fare retromarcia con un comunicato pubblicato dal sito ufficiale dei capitolini) anche riguardo ai trasferimenti a Salerno si registra un pizzico di scetticismo. A cosa sarà dovuto? Questo possono dirlo solo i diretti interessati, che ovviamente potrebbero anche dire di non aver mai trattato quei giocatori (ma sappiamo tutti che non è così). In questi giorni, mentre la Lazio chiude per Parolo, a Salerno tutto tace. Fabiani parla, sonda, tratta, ma non può portare a termine operazioni perchè dall’alto gli ricordano che oltre certe cifre non si può andare. E così al limite, quando torneranno dalle vacanze, firmeranno il rinnovo Pestrin e Bianchi. Poi potrà essere la volta di Altobello, magari di Tripoli e Lapadula (conteso dal Pisa), mentre si prova a convincere Giandonato a scendere di categoria e Russo a fare da secondo a Gori. Buoni elementi, ma non top player. E’ vero, Fabiani col Parma sta parlando anche di alcuni big, ma la sensazione è che sui vari Ghezzal, Gabionetta, Coda, Scognamiglio, la Salernitana sia tutt’altro che in vantaggio rispetto alla concorrenza. E non solo per una questione di categoria. E dalla Lazio ancora non arrivano segnali riguardo ai calciatori che dovrebbero essere girati alla “sorella minore”. Aspettiamo fiduciosi, ma è giusto ricordare che al ritiro mancano 18 giorni e Somma aspetta qualche rinforzo degno di nota e magari che abbia richiesto lui (e non che venga imposto da altre logiche).