Sulla paventata soppressione delle Sezioni staccate dei Tribunali Amministrativi Regionali, prevista dall’art. 18 del disegno di legge di riforma della pubblica amministrazione, scendono in campo anche i magistrati amministrativi, definendo la decisione «pura demagogia», con seri rischi «di compromettere la risposta di giustizia in realtà territoriali complesse e significative»: tra queste c’è anche Salerno.
Il segretario generale dell’Associazione nazionale magistrati amministrativi, Fabio Mattei, rileva insieme agli avvocati del settore che non c’è «alcun risparmio di spesa, anzi. La stessa relazione tecnica del Governo non riesce, infatti, a indicare una ragione, economica, finanziaria, organizzativa, funzionale che regga la soppressione, che di contro costerà alle casse dell’erario perché occorrerà comprare o affittare nuove sedi per il personale».
Al momento si sa solo che, dal 1° ottobre, il Tar di Salerno sarà accorpato a quello di Napoli ed entro il 15 settembre saranno definite le modalità di trasferimento. La soppressione della Sezione di Salerno, che nel 2013 ha accolto 2431 ricorsi, 500 in più rispetto all’anno precedente, «provocherà disagi agli utenti invece di un rafforzamento del controllo di legalità sulle azioni delle pubbliche amministrazioni».
Fonte LIRATV
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