“Promuovere la cucina tipica per valorizzare la filiera agroalimentare territoriale e creare economie- commenta il presidente di Osterie Tipiche Agostino Ingenito– Ecco perché il progetto prevede anche il coinvolgimento delle scuole alberghiere, pro loco, Camera di Commercio e soggetti culturali interessati”. La particolare cena che richiama i fasti della reale Casa Borbonica sarà a base di piatti della tradizione con importanti innovazioni. “Far conoscere la propria storia mediante il cibo è un’importante strumento che rafforza e identifica – hanno così commentato Chiara Foti e Fiore Marro,rispettivamente coordinatrice giovanile e presidente nazionale dei Comitati delle Due Sicilie, intervenuti durante la conferenza stampa a cui hanno preso parte anche il consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Salvatore Campitiello che ha condiviso l’iniziativa come il presidente della Pro Loco Città di Angri Giuseppe Abate e la professoressa Antonietta Serino, vicaria del dirigente Pino Santangelo dell’Isis Giustino Fortunato di Angri che si è resa disponibile ad attuare un laboratorio con alternanza scuola-lavoro da svolgersi in autunno. Piena sintonia e condivisione del progetto è stata espressa anche dal consigliere della Camera di Commercio di Salerno Demetrio Cuzzola. “Solo la condivisione e la sinergia tra gli operatori della ristorazione tipica e della filiera può consentire di rendere ancora più interessante un segmento economico che malgrado la crisi economica sta tenendo proprio perchè valorizza la qualità e l’identità territoriale – conclude Ingenito – I prossimi obiettivi sono di estendere il progetto anche ad altri territori”.