A riguardo interviene il Sindaco di Eboli Martino Melchionda: “Ringrazio tutti i sindaci che, al di là della loro appartenenza politica, hanno condiviso la nostra battaglia e hanno sottoscritto, con convinzione, questa lettera indirizzata al presidente Caldoro, sulla cui scrivania giungerà una richiesta di incontro urgente a firma di oltre venti primi cittadini della nostra provincia. Una richiesta che non può restare inascoltata, indice di quanto forte sia la nostra preoccupazione rispetto alle sorti della sanità locale. In ogni caso, in attesa che Caldoro ci riceva, continueremo ad opporci con forza e con determinazione, insieme ai nostri concittadini, alle scellerate decisioni della direzione generale dell’Asl. Contiamo anche sull’impegno assunto dal senatore Cardiello, che ci auguriamo possa essere utile affinché finalmente la Regione ci ascolti e riveda le sue posizioni”.
Nel frattempo, in mattinata nell’aula consiliare si è svolto un incontro a cui hanno preso parte, insieme all’Amministrazione Comunale, i rappresentanti del comitato cittadino di protesta. Dall’incontro è emersa la necessità di mantenere il presidio presso l’ospedale di Eboli, in attesa dell’incontro con il Presidente Caldoro.
Di seguito il testo della lettera:
Signor presidente,
Le scriviamo in relazione all’ultima decisione della Direzione Generale dell’Asl, che ha chiuso i reparti di ostetricia e pediatria del presidio ospedaliero di Eboli. Tale decisione è stata motivata dall’intervenuto pensionamento di un medico della TIN di Battipaglia, in mancanza dell’approvazione del piano aziendale che è ancora all’esame di codesta Regione. La decisione, peraltro, consegue all’ulteriore scelta, già intervenuta, di chiudere il punto nascite anche ad Oliveto Citra. Conseguenza di tali scelte è la palese condizione di disagio e di pericolo che già si vive nei reparti battipagliesi di ostetricia e di pediatria. Nella serata del 29 giugno migliaia di persone hanno sfilato per le strade di Eboli per protestare contro la decisione assunta. Centinaia di mamme con bambini ammalati e bisognosi di cure hanno promosso il corteo e partecipato attivamente alla protesta. Riteniamo necessario un incontro urgente con la S.V., a cui chiediamo di rappresentare le ragioni di tale protesta.