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Saldi: Campania; Codacons, meglio del 2013 ma ancora meno 10 per cento

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“Meglio dello scorso anno, ma a fine periodo l’andamento delle vendite farà registrare ancora segno negativo del 10%”. È la previsione del Codaconds per i saldi estivi in Campania, partiti oggi. In Campania la contrazione degli acquisti da parte dei cittadini sarà più contenuta rispetto agli anni passati, per effetto del “bonus da 80 euro in busta paga introdotto dal Governo Renzi”. “Il bonus aiuterà il commercio, contribuendo a contenere la riduzione delle vendite, ma non potrà fare miracoli, perché le famiglie della regione preferiranno dirottare i soldi su consumi primari – spiega il presidente Carlo Rienzi – In ogni caso, si prevede un andamento dei saldi migliore di quello degli ultimi anni, ma a fine periodo le vendite saranno ancora con segno negativo, attestandosi su un -10% rispetto al 2013, con una spesa procapite che non supererà quota 85 euro”.

E come ogni anno, il Codacons sfila anche in vademecum per evitare che i consumatori incorrano in finti saldi. Prima di tutto, conservare sempre lo scontrino perché anche i capi in saldo si possono cambiare. Il negoziante è, infatti, obbligato a sostituire l’articolo difettoso. Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. Codacons consiglia di girare molto tra i negozi già prima dell’avvio dei saldi. In questo modo si potrà potrete verificare l’effettività dello sconto applicato. Sembrerà facile, ma in fin dei conti non lo è. Occorre diffidare dagli sconti superiori al 50%, perché spesso nascondono merce non proprio nuova o prezzi vecchi falsi, nel senso che si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto e invogliare all’acquisto.  E poi, recarsi nei negozi dove di solito si fa shopping mette al riparo da finti saldi perché, nella maggior parte dei casi, si conosce già il prezzo prima dello sconto. Un altro consiglio: evitare acquisti in negozi dove non siano riportati i prezzi prima e dopo la percentuale di sconto applicata. Se i capi possono essere provati oppure no prima dell’acquisto è a discrezione del negoziante. A Salerno non si sono registrate resse davanti ai negozi del centro. Meglio sono andati gli esercenti nelle gallerie commerciali. Ad ogni modo il vero banco di prova dei saldi sarà questo fine settimana.

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